L’Antitrust è intervenuta con proprio parere circa la natura del servizio di cremazione a Torino e in particolare sulla sussistenza o meno di affidamento diretto del servizio in esclusiva alla locale So.crem.
Il parere dell AGCM data 21/7/2014 e numera AS1140 Comune di Torino Affidamento del servizio di cremazione ,; esso è stato pubblicato sul bollettino AGCM del 28 luglio u.s. e il testo è scaricabile cliccando parere AGCM crematorio Torino
Al di là delle questioni strettamente specifiche attinenti il Comune di Torino, richiedente e destinatario del parere, sono contenute nello stesso parere talune valutazioni che possono essere estese alla più ampia platea di gestori dei crematori, talune condivisibili solo in parte o addirittura non condivisibili. Ciò non toglie che gli elementi di maggior interesse circa le ricadute nazionali di detto parere sono:
a) la conferma da parte dell AGCM che il servizio di cremazione è servizio pubblico locale di rilevanza economica. E come tale, per l AGCM, disciplinato dalle previsioni di cui all articolo 34, commi 20 e 21 del DL 179/2013 e dell articolo 13 del DL 150/2011 (ai fini della cessazione automatica);
b) La possibilità, secondo l AGCM, di fornire il servizio pubblico locale in questione con la modalità di pluralità di operatori in concorrenza, sottoposti al regime autorizzatorio;
c) L orientamento dell AGCM che laddove un Ente Locale intenda assumere il servizio di cremazione, in presenza di crematorio di proprietà di terzi, possa procedere ad utilizzare forzatamente l infrastruttura di servizio, pur riconoscendo al proprietario della infrastruttura o un equo indennizzo (esplicitato come riscatto, nella misura del valor netto contabile) o un canone di utilizzo per l accesso;
d) Il fatto che ogni comune dovrebbe valutare se il soddisfacimento della domanda di servizio di cremazione nel proprio territorio possa essere soddisfatta dal libero dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali, verificando se nell intorno del Comune, su scala regionale o anche di regioni limitrofe, sussistano impianti capaci di provvedervi;
e) Altri pronunciamenti, minori, ma con effetti specifici, quali il non riconoscimento dell essential facility al crematorio (cioè il mancato obbligo del gestore del crematorio di garantire l accesso a chiunque ne faccia richiesta), la modalità con la quale procedere alla messa a gara del servizio, ecc.