E’ stato diffuso il 7 agosto 2014, dal Commissario Cottarelli alla razionalizzazione della spesa pubblica (cosiddetta spending review), il Programma di razionalizzazione delle partecipate locali.
Il testo del Programma è scaricabile, in PDF dal seguente link: http://revisionedellaspesa.gov.it/documenti/Programma_partecipate_locali_master_copy.pdf
Per grande sintesi il Commissario Cottarelli definisce sul suo blog istituzionale tale programma come:
"Il documento descrive le caratteristiche principali del mondo delle partecipate; discute vari strumenti per ridurne il numero nonché strumenti generali di efficientamento; indica i passi da compiere per ridurre i costi di amministrazione e aumentare la trasparenza; prende in esame alcune misure strumentali alla riforma del settore quali gli incentivi alla ristrutturazione, il problema del personale e le sanzioni da applicare in caso di mancata applicazione della normativa; infine stima i possibili risparmi e gli effetti sul numero delle partecipate di una possibile riforma del settore."
Il Commissario straordinario Cottarelli agisce in attuazione della seguente norma:
Articolo 23 del Decreto Legge 66 del 24 aprile 2014 convertito, con modificazioni, nella legge n. 89 del 23 giugno 2014
1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 3, comma 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e dall’articolo 1, comma 569, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, il Commissario straordinario di cui all’articolo 49-bis del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, entro il 31 luglio 2014 predispone, anche ai fini di una loro valorizzazione industriale, un programma di razionalizzazione delle aziende speciali, delle istituzioni e delle società direttamente o indirettamente controllate dalle amministrazioni locali incluse nell’elenco di cui all’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, individuando in particolare specifiche misure: a) per la liquidazione o trasformazione per fusione o incorporazione degli organismi sopra indicati, in funzione delle dimensioni e degli ambiti ottimali per lo svolgimento delle rispettive attività; b) per l’efficientamento della loro gestione, anche attraverso la comparazione con altri operatori che operano a livello nazionale e internazionale; c) per la cessione di rami d’azienda o anche di personale ad altre società anche a capitale privato con il trasferimento di funzioni e attività di servizi.
1-bis. Il programma di cui al comma 1 è reso operativo e vincolante per gli enti locali, anche ai fini di una sua traduzione nel patto di stabilità e crescita interno, nel disegno di legge di stabilità per il 2015.