[Fun.News 2651] La grande crisi aumenta anche il numero dei funerali di povertà

Sono migliaia in tutta Italia le salme che rimangono per mesi o anni negli obitori in attesa di essere sepolte.
Non esistono dati aggregati, ma la proiezione nell ordine di migliaia è relativamente semplice, considerando che in una ricerca di Redattore sociale su sole cinque grandi città Torino, Genova, Roma, Napoli, Palermo e relativa al 2012, ne abbiamo contate oltre 800.
I corpi erano di senzatetto, anziani, migranti, invisibili dimenticati da tutti.

È grazie alla Caritas e alla Comunità di Sant Egidio che alcuni invisibili a volte riescono ad avere un funerale:
a Roma questi enti caritatevoli hanno stipulato una convenzione con l Ama per offrire alle persone che abitualmente frequentavano le loro strutture almeno una cerimonia funebre. Come racconta Carlo Santoro della comunità di Sant Egidio: Ultimamente abbiamo ricevuto molte richieste di aiuto da parte di famiglie che non possono offrire una sepoltura ai loro cari. Gli anziani che vivono solo con la pensione sociale e che faticano a mettere insieme due pasti completi al giorno, non risparmiano certo i soldi per il loro funerale , afferma Santoro. Nell ultimo anno ne abbiamo celebrati cinquanta. Erano persone che conoscevamo, che venivano alla nostra mensa . Tutti gli altri, invece, restano invisibili per sempre.

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