[Fun.News 2633] Tavola rotonda di Federutility sul futuro delle partecipate in Italia

Il 26 giugno 2014, a Roma, si è svolta una riuscitissima tavola rotonda dall’emblematico titolo tagli alla spesa e garanzia dei servizi pubblici."
Le partecipate pesano sui conti pubblici e nel 2012 la stima delle perdite ammonta a circa 1,2 miliardi , senza contare le perdite nascoste . A dirlo è il Commissario straordinario alla revisione della spesa pubblica Carlo Cottarelli, intervenuto al convegno di Federutility. Stiamo lavorando al piano di razionalizzazione che vedrà luce entro fine luglio , dice Cottarelli che però non risponde su quale peso avrà nell ambito della revisione della spesa e sugli effetti che ci saranno sui servizi ai cittadini e sullo stato occupazionale. La revisione della spesa non è un modo di tagliare , ma un modo di gestire la spesa sia in centro che in periferia , aggiunge il Viceministro all Economia Enrico Morando sottolineando la necessità di superare il patto di stabilità e inoltre Morando chiarisce che per razionalizzare il sistema delle partecipate degli enti locali si dovrebbe puntare sulla formula della "public company, che riesca ad attirare sul capitale di rischio di queste societa’ il risparmio delle famiglie". Il modello delle future privatizzazioni, "per lo 0,7% del Pil annuo per tre anni indicato nel Def" deve essere quello della public company, "senza noccioli o nocciolini" ma "attirando investimenti di medio-lungo termine"; con l’uso della golden share "che non e’ una parolaccia" ma "che va fatta valere a condizione che non nasconda operazioni opportunistiche come quelle fatte in passato".
Gli ha fatto eco l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini. Il Fondo strategico, controllato da Cdp "ha dato disponibilita’, lo scorso anno, ad investire fino a 500 milioni di equity, espandibili, per favorire i processi di aggregazione nel sistema delle utility". "Abbiamo fatto questo annuncio nell’autunno scorso – ha aggiunto – ma fino ad oggi devo dire che le risposte sono state zero".
Sempre secondo Morando si puo’ superare Patto di stabilita’ dei Comuni."Nel giro di due anni si puo’ superare il patto di stabilita’ interno per i comuni con una capacita’ fiscale adeguata contestualmente al processo di riduzione delle partecipate create per aggirare il Patto stesso"e poi: "Siamo di fronte all’esigenza di accelerare il progetto di aggregazioni delle partecipate. Per motivi industriali e di concorrenza". Sulla stessa lunghezza d’onda è il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, che ha spiegato che il riordino "passa per due processi principali: la costituzione di Ambiti territoriali ottimali e forme di incentivi per le aggregazioni. Stiamo lavorando a misure per le incentivazioni con il ministero dell’economia.
E’ sulla base anche di questi orientamenti che sta maturando in Sefit un forte ripensamento del modello organizzativo col quale si stanno fornendo attualmente i servizi cimiteriali, ivi comprendendo anche la illuminazione votiva e la cremazione. A cui accompagnare una razionalizzazione anche del sistema funebre.

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