Il 9 aprile 2014 si è riunita la commissione consiliare sviluppo economico del Comune di Genova che, tra le altre, ha la competenza in materia di controllo delle aziende partecipate.
La seduta di Commissione è stata interamente dedicata ad Asef, azienda costituita nel 2001 dal Comune di Genova e nel 2010 trasformata in s.r.l di cui il Comune è socio unico.
Asef, con 79 dipendenti, serve una quota di mercato del 36,16% (quella del maggior competitor è del 39,6%, mentre la restante quota è suddivisa tra diverse piccole aziende), ha un fatturato di circa 10 milioni di euro, a fronte di costi per quasi nove milioni (di cui 3,5 di personale), con un margine operativo – al lordo di ammortamenti, poste e imposte di circa 1,2 milioni.
I dati, presentati ai consiglieri dall amministratore unico della società, si riferiscono all ultimo bilancio approvato, riferito al 2012, che è pubblicato sul sito del Comune.
Per il 2013 l utile a preconsuntivo preventivato è circa 361.000 euro. Asef sponsorizza con il risultato positivo di bilancio diverse iniziative tra cui sono predominanti sia lavori di restauro sia visite guidate all interno del cimitero di Staglieno.
L’analisi dei dati di bilancio ha permesso di ricordare come l azienda comunale per i trasporti funebri nasce a tutela dei meno abbienti ai primi del novecento. Ancora oggi l azienda, che in più di cento anni ha cambiato più volte forma e denominazione, svolge una importante funzione sociale, come ha sottolineato l amministratore unico Rossetti, sia per quanto riguarda i funerali per le persone assistite dal Comune (circa 160 servizi all anno), sia nella grande attenzione ai problemi delle famiglie in difficoltà, alle quali viene offerta la possibilità di pagamenti rateali a tasso zero, anche molto diluiti nel tempo".
"Un azienda pubblica che opera in un settore così delicato, come ha specificato l assessore Elena Fiorini, svolge un ruolo di presidio di legalità e di rispetto delle regole. Soprattutto, come ha sottolineto Rossetti, in un mercato dove il marketing può essere anche piuttosto aggressivo.
Tra gli elementi di preoccupazione la forte crescita degli insoluti, da legarsi alla crisi economica. I primi problemi sono cominciati nel 2007 con 50 mila euro di cerimonie non pagate. All’interno dell’ultimo bilancio approvato, relativo al 2012, su un fatturato totale di dieci milioni, gli insoluti ammontano a mezzo milione di euro.