Il Senato ieri, 26 febbraio 2014, ha dato il via libera definitivo al DL Milleproroghe (con 135 sì, 20 no e 78 astenuti). Si richiama in particolare l’attenzione sull’art. 13, modificato nei passaggi parlamentari.
Nel contempo il Governo rinuncia al decreto Salva Roma, ma il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha già assicurato che il governo varerà "un nuovo provvedimento dopo una valutazione dei contenuti". Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha avvertito che "non si può amministrare Roma in dodicesimi", riferendosi all’ "economia di guerra" cui sono costretti i comuni fino a quando non approvano il bilancio. E ciò comporta tagli insostenibili ai servizi e blocco degli investimenti.
E’ il secondo ritiro per il decreto che contiene tra l’altro le provvidenze sulla Capitale.
Anche il nuovo governo lascia al suo destino il provvedimento così come già aveva fatto il governo Letta prima di Natale.
"Il Governo – ha spiegato la Ministro Boschi – durante la conferenza dei capigruppo, ha confermato la volontà di approvare entro i termini previsti il decreto legge che abbiamo all’esame alla luce di molte disposizioni di primaria importanza che vi sono contenute, come le previsioni per il Comune di Roma, quelle per il finanziamento a Expo e le previsioni che vanno a salvaguardare la regione Sardegna dopo le alluvioni di novembre. A fronte della rilevanza di questi provvedimenti il Governo ha chiesto un’assunzione di responsabilità e il ritiro degli emendamenti. Di fronte alla indisponibilità di Lega e M5S e alla conferma da parte loro di proseguire con l’ostruzionismo in aula, era matematicamente impossibile l’approvazione entro il entro la scadenza".