[Fun.News 2556] Pubblicate e disponibili le norme UNI sui cofani funebri

Il 16 gennaio 2014 sono state pubblicate ufficialmente le seguenti norme UNI sui Cofani funebri di legno:
” UNI 11519 "Cofani funebri – Casse di legno – Cofani non-CSP – Metodi di prova e criteri di verifica per l idoneità all’impiego"
” UNI 11520 "Cofani funebri – Casse di legno – Terminologia, componenti, tipologie costruttive, requisiti, etichettatura".
Sono già disponibili sul catalogo UNI. Chi fosse interessato può recuperarle allo store dll’UNI pe rla modica cifra complessiva di 85,40 euro
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La legislazione italiana vigente prevede per trasporto funebre, cremazione e sepoltura generalmente l’utilizzo di una cassa di legno.
Le disposizioni contenute in queste due norme, includono alcune indicazioni di carattere prescrittivo su come un cofano funebre debba essere costruito allo scopo di svolgere al meglio le sue funzioni.

La norma "Cofani funebri – Casse di legno – Cofani non-CSP – Metodi di prova e criteri di verifica per l’idoneità all’impiego" definisce una sequenza di metodi di prova che le casse di legno per cofani funebri di tipo non CSP devono superare ai fini della verifica della loro idoneità all’impiego. I cofani non CSP sono tutti quelli destinati al trasporto nonché alla inumazione, tumulazione o cremazione di cadaveri e salme, che presentino differenze rispetto ai modelli CSP ("Conformi Senza Prove") realizzati in conformità alla norma UNI 11520 "Cofani funebri – Casse di legno – Terminologia, componenti, tipologie costruttive, requisiti, etichettatura".
La norma fondamentale è quindi la UNI 11520, che definisce la nomenclatura delle parti principali, le modalità di costruzione, i requisiti prestazionali e l’etichettatura di casse di legno per cofani funebri destinati al trasporto, sepoltura o cremazione di cadaveri e salme.
Le due norme garantiscono la soddisfazione di requisiti essenziali e specifici del settore, quali:
– la salvaguardia del decoro e della dignità del defunto;
– la solidità, resistenza meccanica e rigidezza del cofano fino al termine delle operazioni funerarie;
– l’adeguata tenuta ai liquidi per il tempo necessario;
– la prevenzione del rilascio di sostanze inquinanti nell’ambiente;
– la razionalizzazione delle operazioni di gestione del feretro nei casi previsti dai regolamenti di esumazione, estumulazione e cremazione.

L’Italia arriva dopo Germania (per una parte), Francia, Portogallo, Spagna, ma anche dopo linee guida di Gran Bretagna, Belgio.
Resta da vedere ora come queste norme UNI veranno introdotte nella normativa di settore e come si possa convergere su scala europea verso uno standard unico di riferimento, che è il progetto portato avanti dalla EFFS.

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