Il Senato, il 28 gennaio 2014, ha approvato il DDL AS 948 contro il voto di scambio politico-mafioso, nella versione sotto riportata. Per diventare legge ora il testo deve essere approvato dalla Camera. Una volta divenuto legge sarà più difficile per tutti, anche nel settore funerario, ottenere voti di scambio elettorale o utilità, anche in denaro, per soddisfare interessi particolari.
Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso
Art. 1. 1. L’articolo 416-ter del codice penale è sostituito dal seguente:
«Art. 416-ter. — (Scambio elettorale politico-mafioso). —
Chiunque accetta la promessa di procurare voti mediante le modalità di cui al terzo comma dell articolo 416-bis in cambio dell erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di qualunque altra utilità ovvero in cambio della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell associazione è punito con la stessa pena stabilita nel primo comma dell articolo 416-bis.
La stessa pena si applica a chi promette di procurare voti con le modalità di cui al primo comma».
Il commento di Don Luigi Ciotti è stato il seguente:
L approvazione del Senato della modifica del 416ter norma che colpisce lo scambio elettorale politico-mafioso è una bella notizia. L auspicio, ora, è che la Camera dei Deputati trasformi definitivamente questa proposta in una legge dello Stato rispondendo concretamente alla sollecitazione di oltre 377 mila cittadini che hanno firmato la petizione della campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo Abele. La lotta alla corruzione è infatti una priorità non solo etica ma economica: non meno delle mafie, la corruzione è furto di bene comune, furto di diritti e di speranze, di opportunità e di lavoro. Ed è soprattutto un impegno che deve coinvolgerci tutti, toccare le coscienze laiche e quelle religiose, stimolare una comune ricerca di giustizia e di verità. «La corruzione odora di putrefazione» ci ha ricordato Papa Francesco, sottolineando l insidia di un crimine che trova sempre «il modo di salvare le apparenze». È estremamente importante che la norma definisca il reato non più solo attraverso il criterio, ormai insufficiente, dello scambio in denaro, ma chiamando in causa le altre utilità e promesse (informazioni sensibili, raccomandazioni, prestazioni sessuali, protezioni dai controlli e così via) attraverso cui si può sviluppare un rapporto corruttivo. Si tratta però solo di un primo passo, di un doveroso atto politico di trasparenza e bonifica delle istituzioni democratiche. Reati diffusi al punto da diventare costume, chiedono non solo leggi all altezza ma l impegno di tutti noi a volerle e sostenerle attraverso le scelte e i comportamenti quotidiani. La legalità non può fare mai a meno della corresponsabilità. E corresponsabilità, a questo punto, è arrivare non solo alla definitiva approvazione del 416ter ma, prima possibile, a una più generale legge sulla corruzione dotata di quelle misure (confisca dei beni ai corrotti; pene adeguate per reati civetta come il falso in bilancio, l autoriciclaggio, l evasione fiscale; trasparenza del sistema sanitario) necessarie per rendere il nostro Paese una comunità dove l interesse economico coincida finalmente con l interesse sociale, con la dignità e la libertà di tutti.