La legge di stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013 n. 147, in Gazzetta ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2013) è composta di un solo articolo, di 749 commi. Ma ve n’è uno che potrebbe avere ripercussioni anche per il settore funerario italiano. Si tratta del comma 430, dove è contenuta una criptica disposizione che però prevede la possibilità concreta di riduzione di detrazioni fiscali, tra cui quelle per spese funebri. Da quanto si apprende, da voci non ancora confermate, sembra che il primo passo sia la riduzione dal 19% al 18% nel 2014 (per poi passare al 17% l’anno successivo) della aliquota in base alla quale si calcola la detrazione e così, considerando che sono attualmente circa 430.000 gli italiani che fruiscono della detrazione per spese funebri in occasione di decesso di un familiare, si ha un effetto molto diffuso nel Paese. La detrazione del 19% si applica oggi ad un importo massimo di spesa di 1.549,37 euro per funerale. In pratica il calo, il primo anno, consisterebbe in una riduzione di circa 15,5 euro a funerale della detrazione ammissibile.
Nei mesi scorsi alcune associazioni di categoria del settore funerario italiano concordarono sulla opportunità di elevare il tetto di detraibilità (cioé l’importo massimo per funerale) e, fermo restando l’aliquota del 19%, ammettere una percentuale della fattura in detrazione (si parlava di valori compresi tra i 2/3 e 1/2 della fattura). In tal maniera si sarebbe potuto far cassa per lo Stato, riducendo il sommerso e ampliando la platea dei soggetti (includendovi pure operatori cimiteriali, marmisti, ecc.) interessati dal provvedimento. E parallelamente allineare l’IVA per tutto il settore funebre e cimiteriale all’aliquota ridotta del 10% (togliendo così la esenzione e ridotta l’aliquota ordinaria dal 22% in quei casi in cui si applicava al 10%).
Staremo ora a vedere se il Governo applicherà brutalmente il taglio della detrazione fiscale o se accoglierà alcune delle proposte formulate dalle categorie interessate. Di seguito il testo del comma 430:
430. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro il 15 gennaio 2015, su proposta del Ministro dell economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzioni della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti tali da assicurare maggiori entrate pari a 3.000 milioni di euro per l anno 2015, 7.000 milioni di euro per l anno 2016 e 10.000 milioni di euro a decorrere dal 2017. Le misure di cui al periodo precedente non sono adottate o sono adottate per importi inferiori a quelli indicati nel medesimo periodo ove, entro la data del 1º gennaio 2015, siano approvati provvedimenti normativi che assicurino, in tutto o in parte, i predetti importi attraverso il conseguimento di maggiori entrate ovvero di risparmi di spesa mediante interventi di razionalizzazione e di revisione della spesa pubblica.