Si informa che venerdì 20 dicembre 2013 la Camera ha approvato la legge di Stabilità 2014. A favore hanno votato 258 deputati, contro 103, 3 si sono astenuti. L Aula di Montecitorio ha votato anche gli altri due documenti di Bilancio, vale a dire il ddl di bilancio e la Nota di variazione. I testi sono passati da oggi (lunedì) al Senato per il sì definitivo. La reazione dei Comuni, che lamentano uno scippo rispetto alla impostazione precedente ai lavori parlamentari di circa 1,5 miliardi, è stata dura e compatta, tanto da far subito esprimere ministri del Governo e lo stesso Presidente del Consiglio per un rapido cambiamento. Per quanto riguarda la tassazione della casa, il 2014 rappresenta una rivoluzione per il debutto dell imposta Iuc, composta dalla vecchia Imu e dalle nuove Tasi (servizi indivisibili) e Tari (rifiuti).
Per le società partecipate le novità sono molte e sono contenute nei commi da 370 a 381-octies, il cui testo provvisorio a fronte (a sinistra quello approvato in prima lettura al Senato e a destra quello passato alla Camera) è rinvenibile all’interno del sito www.euroact.net nell’Area NEWS. In particolare si richiama l’attenzione sugli obblighi contabili, sull’irrigidimento dele norme in materia di acquisti di beni e servizi e per le assunzioni di personale, e su una sorta di mobilità interutility obbligata per personale in eccedenza. Una riflessione attenta sulle novità sarà disponibile dopo la pubblicazione della norma in Gazzetta Ufficiale e comunque ai primi di gennaio 2014, al termine del periodo natalizio.
Intanto si registrano le prime note negative : “La necessaria riforma del sistema delle società partecipate dalle Pubbliche amministrazioni non può avvenire con interventi contraddittori e frammentari, come è avvenuto con la legge di Stabilità, le cui misure in materia in particolare su istituzione e aziende speciali hanno l’ effetto di colpire i servizi alla persona (nidi, scuole dell’infanzia e servizi di assistenza) gestiti dai Comuni e la preziosa risorsa lavoro impiegata . Lo affermano in una nota il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, e il responsabile dei Settori pubblici della Cgil, Michele Gentile.
L estensione dei pesanti vincoli di spesa e dei limiti alle assunzioni anche a tali servizi – proseguono -, nei quali è fondamentale la risorsa umana, determineranno, nei fatti, la contrazione del personale in essi impiegato. Così si peggiora la già drammatica situazione dei servizi dei Comuni, rendendo impossibile erogare prestazioni essenziali ed ai cittadini di poterne usufruire. Si parla di investimento sulla scuola e sulla formazione, ma si prendono decisioni in contrasto con un obiettivo fondamentale per il Paese. Misure sbagliate e che contrastano peraltro con quanto Governo e Parlamento avevano approvato meno di due mesi fa nel decreto legge 101 sulla Pa . Ecco perché, concludono Nicotra e Gentile, bisogna smetterla con interventi inefficaci e dannosi per quel sistema di servizi pubblici che va riformato certamente, anche per la necessaria riduzione dei costi, ma che deve garantire comunque la qualità dei servizi pubblici ed il lavoro .