Chiediamo al Governo di rivedere interamente le norme in materia di società partecipate dai Comuni che stanno creando notevoli difficoltà, essendo oggetto di differenti interpretazioni sia da parte dei magistrati contabili, attraverso i contrastanti pareri resi dalle Corti dei Conti regionali, che da quelli amministrativi . Così Roberto Desini, presidente della commissione Servizi pubblici locali dell Anci e Sindaco di Sennori (Ss) si esprime al termine della riunione specifica in ANCI sui servizi pubblici locali.
Alla luce dell annunciato stralcio delle norme in materia di mobilità di personale delle partecipate, prima inserite nella decretazione di urgenza ed adesso pare rimandate alla legge di stabilità continua Desini – è necessario apportare, nella stessa legge di stabilità, dei correttivi urgenti sia alle norme della spending review che alla norma sulle dismissioni delle partecipate dei Comuni minori, che pone diversi interrogativi anche in relazione alle deroghe ivi previste e soprattutto a seguito della scadenza di settembre non prorogata. Tale ultima disposizione prosegue il Presidente – discrimina poi le amministrazioni che hanno investito, anche ripianando le perdite societarie diversi anni fa, ma che hanno registrato bilanci in ordine negli ultimi tre anni. E inoltre assolutamente necessario che l esecutivo intervenga rendendo coerenti alcuni controversi commi dell articolo 4 della spending review che, nonostante la pronuncia della Consulta, non risultano in linea con la ratio della norma. Mi riferisco alle società in house providing che rispettano i principi comunitari ed alle possibili deroghe, alquanto limitate ed impraticabili per il venir meno di alcuni organismi, prima previsti. Se non si interviene conclude Desini – le amministrazioni potrebbero scegliere soluzioni più onerose che razionali, in ciò spinti da un interpretazione eccessivamente restrittiva e da norme poco chiare, piuttosto che dall efficacia e dall economicità della scelta .