Il nuovo Presidente dell’ANCI è Piero Fassino, attuale sindaco di Torino. Lo ha eletto il 5 luglio 2013 l’assemblea dell’ANCI.
Oggi si avvia una nuova stagione. E arrivato il momento di aprire un negoziato tra Comuni e governo, che passi per un unico tavolo negoziale che ridiscuta l’intelaiatura delle relazioni istituzionali che oggi è sottosopra .
Così il neo presidente dell Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, in un passaggio del suo primo discorso da leader dei sindaci dopo l elezione, per acclamazione, avvenuta a Roma nell assemblea congressuale dell’associazione, convocata al Teatro Capranica per eleggere il nuovo presidente dei sindaci.
Il nuovo presidente Anci, commosso all atto di prendere la parola, nel suo intervento ha ripercorso le tappe fondamentali dei rapporti tra i Comuni e il governo, sottolineando i temi caldi che da oggi l associazione dovra affrontare.
Proprio ieri (4 luglio NdR) ha detto Fassino c è stata una sentenza della Corte costituzionale che ha certificato la confusione che Anci denuncia da tempo. La nostra architettura istituzionale ha aggiunto – è terremotata e ha bisogno di ridefinizione. Noi le proposte le abbiamo ha ammonito Fassino le ascoltino. Non si può riscrivere la seconda parte della Costituzione a prescindere dal ruolo delle città e dei sindaci .
Entrando nel merito delle questioni calde che interessano i Comuni, il neo presidente ha sottolineato come sia indispensabile invertire la rotta per ottenere risposte non più rinviabili , nello specifico su patto di stabilità e tassazione locale. Sul primo versante Fassino chiederà decisioni nuove, perché così com è, il Patto si è trasformato in una prigione che mortifica i Comuni, la loro autonomia e capacità di governo. Un Patto che non distingue tra spesa corrente e spesa per gli investimenti ha detto è una norma contraddittoria che va cambiata . Sulla tassazione locale, poi, il giudizio è netto: E sottosopra. Approveremo i bilanci quando avremo speso nove dodicesimi delle risorse previste. Inoltre non sappiamo quale configurazioni avranno Imu e Tares. Occorrono quindi risposte certe e chiarezza per superare l attuale quadro confuso .
Sempre sulla tassazione locale, Fassino ha poi ricordato come sono 12 anni che si chiede di risolvere i problemi dei conti pubblici caricando gli enti locali di tagli. Sono 12 anni che si chiede ai Comuni quello che invece non e’ stato chiesto alle amministrazioni centrali’. Fassino ha spiegato che ‘siamo al punto limite. Negli ultimi 18 mesi ci sono stati 16 decreti che hanno inciso sulla spesa delle ammministraioni municpali e soprattutto sulla loro autonomia’.
Il neo presidente dell Anci ha parlato anche di piccoli Comuni perché quando si amministra le difficoltà e le responsabilità sono le stesse, sia se si è a capo di un comune grande come Roma che di un comune di pochi abitanti. L Anci ha continuato garantirà pari dignità e rappresentanza al di là delle dimensioni .
Il discorso del presidente Anci si è concluso con gli appuntamenti e le azioni a breve: Propongo di convocare per il 24 luglio il Consiglio nazionale ha annunciato – per completare gli assetti dell’associazione. Inoltre oggi stesso chiederò al governo un incontro per aprire da subito il confronto con il presidente del Consiglio e il ministro dell Economia. Non vorrei ha tenuto a precisare Fassino che i rapporti con il governo siano delegati ai ministri che vengono da esperienze amministrative (Delrio e Zanonato). Pensare che i rapporti Anci-governo possano risolversi in questo modo è un errore .
Infine l appello all unità e al gioco di squadra. Posso assicurarvi ha detto il presidente alla platea di sindaci che non saremo destinatari passivi di decisioni burocratiche da ratificare. Per avere però la necessaria forza mi appello a tutti voi affinchè ognuno metta a disposizione la propria competenza, qualsiasi sia il colore politico di appartenenza, per fare in modo di avere un Anci più autorevole e in grado di far sentire la propria voce .