[Fun.News 2396] Cala il personale nei Comuni. Ripercussioni sulla quantità e qualità dei servizi

Il censimento generale del personale in servizio presso gli enti locali, curato annualmente dal Ministero dell’Interno fotografa la situazione occupazionale al 31.12.2011, e viene effettuata, dal 2008 dal Ministero dell’economia e delle finanze, al quale compete la raccolta delle informazioni relative al Conto annuale.
Partendo dai dati della rilevazione sugli enti locali, è possibile ottenere una fotografia della composizione e del costo del personale dei comuni italiani, anche in confronto con le altre amministrazioni territoriali, regioni e province. Di seguito si riporta una sintesi del dossier “Il personale dei Comuni italiani, seconda edizione 2013” elaborato da IFEL.

Il personale delle amministrazioni comunali è pari a 446.954 unità, distribuite su 8.040 comuni censiti. I dipendenti comunali sono 438.180, i dirigenti 5.168, i segretari comunali 3.517. Questi ultimi, presenti, in numero apprezzabile, nei comuni di Lombardia, Piemonte e Campania, rispettivamente, 489, 356 e 350. I direttori generali sono 89 , la maggior parte dei quali opera nei comuni del centro nord. In quelli dell’Emilia-Romagna sono 15, della Toscana 13, e in quelli lombardi e piemontesi, rispettivamente 9 e 8; al sud un numero rilevante di direttori generali si ha solo nei comuni siciliani, 10.
Il maggior numero di unità di personale comunale, 63.560 si ha nei comuni della Lombardia; una regione, però, con il più elevato numero di enti comunali censiti, 1.523. Il Piemonte è la seconda regione per numero di comuni censiti, 1.187; rileva pertanto che nelle amministrazioni di tale regione le unità di personale complessive siano circa la metà di quelle dei comuni lombardi. Seguono le amministrazioni comunali della Sicilia, in cui seppur il numero di comuni, 389, si riduce ad un quarto rispetto a quello della Lombardia, le unità di personale, 55.794, diminuiscono solo di un decimo. Anche nei 376 comuni del Lazio e nei 551 della Campania le unità di personale sono in numero cospicuo: 43.882 nei primi e 41.019 nei secondi.
Analizzando come il personale comunale si distribuisca tra le amministrazioni di diversa taglia demografica, si rileva che, nelle 12 città più grandi, si concentra il numero maggiore di unità, 101.968 in valore assoluto, il 19,3% del totale; a seguire i comuni con popolazione compresa tra 20.000 e 59.999 abitanti, in cui operano 86.210 unità di personale, il 19,3% e quelli piccolissimi con meno di 5.000 residenti, 76.405, il 17,1%.
Da notare che, nei comuni di media ampiezza demografica, con un numero di abitanti compreso tra 20.000 e 59.999, si osserva, oltre il secondo maggior numero di dipendenti comunali, 84.279, anche quello più alto di dirigenti, 1.519, poco meno del 30% del totale, e di direttori generali, 36, il 19,3%.
Negli ultimi 4 anni il personale comunale ha subito una progressiva riduzione. Se, infatti, nel 2007 ammontava a 479.233 unità, nel 2011 il valore si riduce a 446.954, con una variazione percentuale di periodo che si attesta al -6,7%.
La riduzione percentuale più significativa, pari al -2,7%, è quella rilevata nell’ultima annualità. Tra il 2010 e il 2011, infatti, il personale comunale è diminuito, in valore assoluto, di 12.637 unità. Inoltre, nel corso degli anni osservati, il numero di unità di personale comunale ogni 1.000 abitanti è passato da 8,04, rilevato nel 2007, a 7,36, nel 2011. Una riduzione di periodo dunque pari al -8,4%.
Confrontando il costo del lavoro medio rilevato a livello comunale con quello delle altre amministrazioni territoriali, regioni a statuto ordinario e speciale e province, emerge come gli enti comunali riescano a contenere tale valore a livelli più bassi.
Infatti, nelle amministrazioni comunali, il costo medio sostenuto nel 2011 per ogni unità di personale è pari a 39.797 euro. Nelle amministrazioni regionali a statuto ordinario del paese sale a 57.505 euro; in quelle a statuto speciale il valore è sostanzialmente in linea con quello delle regioni ordinarie, attestandosi sui 52.096 euro e, infine, nelle amministrazioni provinciali il costo medio unitario si stabilizza a 43.640 euro.

Tseto del dossier completo in PDF [scarica]

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