[Fun.News 2379] Esumato il SISTRI: resto mortale?

Sul finire di questo Governo è stato adottato un provvedimento che certo non sarà molto apprezzato dal mondo imprenditoriale italiano, per le ricadute organizzative e i costi che comporta. Ci riferiamo al la riesumazione (per stare in tema) del SISTRI.

Difatti il Sistri, come sistema di tracciabilitá dei rifiuti speciali e pericolosi, “sará attivato dal 1 ottobre 2013 per i produttori di rifiuti pericolosi con piú di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014“.

Lo stabilisce un decreto del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che ha così commentato. “Il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema resterá sospeso per tutto il 2013. Ho presentato il progetto a Confindustria che lo ha condiviso, apprezzando il grande rilievo che abbiamo voluto dare alla collaborazione con le imprese – ha detto il ministro Clini – vanno letti in quest’ottica anche i sei mesi che ci separano dall’avvio del sistema per i produttori di rifiuti pericolosi”. Obiettivo di questa fase preparatoria “è anche quello di consolidare la collaborazione con le imprese coinvolte e di eliminare le pesantezze burocratiche e amministrative che sono state avvertite come un limite del progetto”, sottolinea il ministro.

Dal 30 aprile 2013 “saranno avviate, per concludersi entro il 30 settembre, le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirá ad ottobre. Dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sará effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese. Le imprese che trattano rifiuti non pericolosi potranno comunque utilizzare il Sistri, su base volontaria, dal 1 ottobre 2013“, si legge nel decreto. Il sistema di tracciabilitá dei rifiuti “è un adempimento che discende dalle leggi nazionali e dalle direttive europee e rappresenta anche uno forte strumento di lotta alle ecomafie che sul traffico dei rifiuti costruiscono affari causando enormi danni al territorio e all’ambiente – conclude Clini – Il nuovo programma per l’avvio del Sistri, superando le problematiche emerse in passato, confido possa rappresentare un presidio di legalitá e trasparenza per tutta la filiera dei rifiuti”.

Come noto nel settore funerario saranno i gestori dei crematori e le imprese funebri che producono rifiuti pericolosi ad essere maggiormente interessate dalla novità. Più difficile che si presentino rifiuti pericolosi nei cimiteri.

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