Un’ agenzia funebre è stata condannata a risarcire una famiglia perché la bara del loro defunto era senza coperchio di zinco. Un giudice del tribunale di Eboli ha disposto un risarcimento danni di 2000 euro. I familiari del deceduto avevano lamentato il fatto che, 11 mesi dopo il funerale, il feretro presentava lesioni evidenti e aveva provocato un cattivo odore al cimitero, scatenando la presenza di insetti intorno al loculo. Indignati i parenti hanno denunciato l’episodio alla magistratura. Il giudice ha disposto due perizie tecniche prima di condannare l agenzia funebre al risarcimento dei danni. I tecnici di fiducia del magistrato hanno riconosciuto che la bara era di buone qualità, ma la mancanza dello zinco nel coperchio superiore costituiva una violazione del regolamento di polizia mortuaria. Nella sentenza non vengono riconosciute responsabilità del Comune di Eboli che, come ente titolare della gestione del cimitero, era tenuto a verificare la correttezza dell operazione di tumulazione. Il dibattimento è durato un anno. I danni alla bara e alla salma sono stati riscontrati nel trasferimento del defunto da un loculo a una cappella di famiglia. E’ proprio il caso di dire che l’impresa funebre aveva realizzato una tumulazione areata …. a sua insaputa. Peccato che mancasse vaschetta e filtro! Insomma, s’era dimenticata di mettere e saldare il coperchio dela cassa di zinco .