L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) in data 2 ottobre 2012 ha inviata la segnalazione, richiesta dall’Esecutivo, per la predisposizione anticipata del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza.
Di seguito si riporta il relativo comunicato stampa:
COMUNICATO STAMPA
ANTITRUST A GOVERNO E PARLAMENTO: SULLE LIBERALIZZAZIONI C E STATA ACCELERAZIONE MA RESTA ANCORA MOLTO DA FARE
Il processo va attuato e ampliato. Inviata la segnalazione, richiesta dall Esecutivo, per la predisposizione anticipata del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. Spazi di intervento ulteriore nelle Poste, assicurazioni, servizi professionali, pubblica amministrazione, trasporti e servizi pubblici locali. Rivedere il federalismo e proseguire sulla via della riforma della giustizia.
Il processo di liberalizzazione dei mercati ha mostrato, durante il Governo Monti, rapide accelerazioni ma molto resta ancora da fare. Lo scrive l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in una segnalazione, a firma del presidente Giovanni Pitruzzella, che fotografa lo stato dell arte dei singoli mercati: le riforme fatte, le norme ancora da attuare, le ulteriori modifiche necessarie.
Nella segnalazione, richiesta dal Governo per predisporre anticipatamente la legge annuale per la concorrenza, l Antitrust ribadisce che l apertura dei mercati e l introduzione dei meccanismi concorrenziali sono ingredienti imprescindibili per stimolare, in prospettiva, la crescita e migliorare il benessere dei consumatori. Devono tuttavia essere accompagnati da istituzioni efficienti e veloci, che diano certezza dei tempi a chi vuole investire nel nostro Paese: ripensamento dell attuale assetto del federalismo per uscire dal gioco dei veti incrociati, pubblica amministrazione orientata al servizio delle imprese e dei cittadini, riforma della giustizia sulla scia di quanto efficacemente avviato negli ultimi mesi dal dicastero competente, devono accompagnare il processo in corso.
In attesa che venga ridisegnata l architettura istituzionale del Paese, bisogna rafforzare da subito i poteri sostitutivi dello Stato e delle Regioni per evitare l inerzia degli Enti locali. In caso di mancato intervento delle Regioni sui Comuni sarà lo Stato a dovere assumere le determinazioni necessarie.
Per l Autorità, dai trasporti alle infrastrutture energetiche, dai servizi postali alle assicurazioni, dai servizi pubblici locali a quelli professionali fino alla sanità, ci sono ancora spazi per ulteriori aperture dei mercati e per misure proconcorrenziali.
Alcuni principi sono trasversali. Laddove i servizi vengono svolti in concessione, la durata delle concessioni stesse va ridotta, commisurandola ai tempi di rientro dell investimento: una volta scadute vanno riaffidate con procedure di gara trasparenti e competitive. Le tariffe devono essere orientate al recupero di efficienza, piuttosto che all inflazione, in base a meccanismi di price-cap.
Nei trasporti va resa operativa, senza indugi, l Autorità di settore. Occorre coniugare l esigenza dell equilibrio economico del gestore del servizio pubblico con l ingresso di altri operatori, istituendo una royalty a carico di questi ultimi: verrebbe così garantito l ingresso dei concorrenti nei settori più profittevoli senza ricadute negative sui conti del gestore pubblico. Tale contributo andrebbe versato all ente che sussidia l attività di servizio universale.
L Antitrust ricorda a Governo e Parlamento che da questi processi potranno derivare, nel breve tempo, chiusure delle imprese meno efficienti e riduzioni occupazionali: per questo occorrono politiche in grado di mantenere la coesione sociale e sostenere i soggetti più deboli.
L Autorità intende infine dare nuovo impulso al programma di clemenza per combattere i cartelli segreti tra imprese e chiede correttivi normativi per incentivare i soggetti a denunciarli: si tratta di uno strumento importante perché la prassi indica che le intese si annidano soprattutto nella gare pubbliche. Riuscire a sconfiggerle può dare un contributo fondamentale alla riduzione della spesa pubblica.
Roma, 2 ottobre 2012
Per chi volesse approfondire questi temi si rimanda a:
Sintesi della segnalazione
Testo completo della segnalazione