[Fun.News 2272] La Campania verso modifiche della legge regionale in materia funeraria

Dieci punti per porre fine al “racket del caro estinto”. È la proposta di legge per la modifica della legge regionale 12 del 2001 che disciplina le attività funerarie in Campania. L’hanno presentata alla stampa, la settimana scorsa, a Napoli nella sede del consiglio regionale, i componenti della commissione antimafia, presieduta dal salernitano Gianfranco Valiante (Pd).

 
Sette pagine che ora verranno sottoposte all’aula nelle prossime settimane e che prendono spunto dalla normativa regionale del Veneto (sic!).
A sottoscriverla, esponenti di maggioranza ed opposizione, all’unanimità.
"Ormai – ha spiegato Valiante – in Campania c’è un monopolio, sia nei cimiteri che nelle strutture ospedaliere. Bisognava regolare il settore e creare una concorrenza leale". Non solo Napoli e Caserta "dove – continua Valiante – un funerale può arrivare a costare anche 6mila euro". La proposta bipartisan chiede, in sostanza, controlli più efficaci ma che, allo stesso tempo, snelliscano il settore. Va in questa direzione la modifica che prevede la validità su tutto il territorio regionale dell’autorizzazione rilasciata da un Comune. E poi l’istituzione di un osservatorio regionale permanente.
 
La cosa simpatica, per usare un eufemismo, e all'unanimità è che i consiglieri campani non hanno ben capito che l'autorizzazione ad operare NON può riguardare solo  i comuni della Campania, ma che per effetto della direttiva UE Bolkestein e più recentemente in Italia per effetto dell'Art. 3 del DL 138/2011 e smi permette di operare in tutta Italia.
Prendere a riferimento la legislazione veneta, una delle peggiori tecnicamente parlando tra quelle uscite negli ultimi anni, lascia il sospetto che anche alla commissione antimafia campana qualche manina interessata abbia passato una velina compiacente.
 
Si rammenta che la legge regionale funeraria del Veneto ha esattamente creato le condizioni per aumentare il ruolo dell'impresa funebre a tutto scapito del controllo dei poteri pubblici e non ottenendo significativi cali nei prezzi dei funerali.
 
Sembra quindi che anche in Campania ci si avvii verso una proposta di legge di facciata, che non inciderà minimamente sul racket del caro estinto.
 

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