In una nota inviata al Ministro dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti, il Presidente della Federgasacqua SEFIT Andrea Lolli, ha chiesto che il Governo affronti senza indugio la modifica della normativa di settore. “È da tempo – scrive Lolli – che si rendono necessari processi di regolazione degli assetti di mercato e competitivi, spesso esasperati da logiche di accaparramento dei servizi, senza una adeguata garanzia per i cittadini, ma anche per i competitori più seri e qualificati.” Al primo punto del riassetto Lolli ha messo la modifica della legislazione di indirizzo nazionale, che dovrebbe consentire, tra l’altro un equilibrato rapporto nelle competenze trasferite, capace di valorizzare il ruolo che i Comuni tradizionalmente esplicano nel settore, ma anche assegnare alla Regioni compiti di pianificazione generale di settore, di emanazione di indicazioni comportamentali di alto profilo. Una legislazione attuatrice del nuovo corso conseguente alla modifica del Titolo V della parte seconda della Costituzione. Al secondo punto, Lolli mette la necessità di fornire regole certe per chi esercita l’attività funebre e cimiteriale, assieme ad un sistema di controlli effettivi e all’adozione generalizzata delle carte dei servizi. Determinante per far uscire dal sommerso l’attività funebre privata è l’incentivazione di meccanismi che premino il cittadino nel richiedere la effettiva fatturazione di tutto quanto pagato: ecco allora che è utile l’aumento del plafond di detraibilità ai fini IRPEF delle spese funerarie dagli attuali 3 milioni di lire a 2.500 euri, ma anche l’inserimento dei servizi funebri e cimiteriali fra quelli a cui applicare l’IVA nella aliquota più bassa possibile, rispetto a quanto consentito dalla Unione Europea. Il terzo punto dell’intervento della SEFIT è per facilitare il ricorso alla cremazione anche con misure di tipo economico e fiscale, quali la riduzione del costo del gas, equiparando il crematorio a tutte le altre attività industriali che quindi fruiscono della riduzione dell’accisa, ma anche chiarimenti nella fatturazione delle diverse tipologie di servizio, fra i vari soggetti interessati. Ultimo punto, ma non meno importante, una sollecitazione ad aver presenti le problematiche specifiche del settore cimiteriale nella approvazione della legge finanziaria o del regolamento attuativo, di cui all’art. 23 dell’attuale DDL. I cimiteri hanno necessità di tempi lunghi per il ritorno degli investimenti, sia che essi derivino dagli Enti Locali, sia da gestori a cui sia stato affidato il servizio.
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