La consigliera Anna Mirra dei Verdi ha chiesto un’indagine amministrativa immediata e ha deplorato che il sindaco Giancarlo Gentilini non potesse già rispondere alle sue domande su un fatto che ha definito «gravissimo». Forza Italia, con il capogruppo Giancarlo Iannicelli e con il consigliere Stefano Bastianetto, hanno criticato duramente il sindaco per le dichiarazioni sulla vicenda, definite testualmennte «ipocrite, ciniche, inqualificabili». Pesantissima l’eco – nel consiglio comunale ai Trecento di lunedì – della vicenda delle ossa di San Lazzaro scoperte in una discarica di Paese. Anna Mirra (Verdi) ha esordito parlando di «episodio gravissimo, dal punto di vista etico e, per chi crede, anche dal punto di vista religioso e che presenta rischi anche dal punto di vista ambientale, con possibili effetti sulla salute pubblica». L’esponente degli ambientalisti ha chiesto a sindaco e giunta comunale di avviare l’inchiesta interna, ricordando «che la ditta che segue il servizio di esumazioni ha un appalto rilevante, superiore ai 3 miliardi, e che deve seguire determinate procedure. Chi ha controllato che tutto venisse svolto secondo quanto stabilito dalle leggi?» Gentilini non ha risposto, anche se altri esponenti del centrosinistra (Maria Luisa Campagner della Margherita) hanno stigmatizzato il silenzio del primo cittadino. Poco dopo, Giancarlo Iannicelli, capogruppo di Forza Italia, è tornato sull’argomento: «Lei non può, sindaco, dire alle telecamere “non si può mica passare tutto al setaccio”. Non è possibile, davanti ai morti, ricorrere alle battute, dietro quelle ossa ci sono vite, intelligenze, ricordi, gioie, dolori. Lei ha perso punti». E il collega di partito Stefano Bastianetto, dopo pochi minuti, ha chiesto al sindaco Gentilini «un’immediata retromarcia e le scuse ai parenti dei defunti: la nostra società si basa sul culto dei morti e sul rispetto dei vecchi».
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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