In una nota indirizzata agli associati, il Presidente della Federcofit, nell’invitare il nuovo Parlamento a farsi urgentemente carico della riforma dei servizi funerari, annuncia alcune novità e chiarisce gli spazi di dialogo con gli interlocutori. La prima novità è il richiamo alla visione unitaria di Federcofit e di Feniof su queste tematiche. La seconda, che vi è disponibilità a cambiare parti dell’AS 3310 quando dice che “nessuno invoca la fotocopia del vecchio testo”, purché permanga la impostazione di base che “risponde alle esigenze fondamentali del settore”. La terza novità è data dalla apertura al dialogo sul tema della introduzione nel settore funebre dell’IVA, pur “ad una aliquota modesta, come ad esempio il 4%”. L’introduzione dell’IVA favorirebbe la trasparenza nel settore. Permane, a detta di Zaffarano, il diniego dei privati a che le imprese funebri pubbliche ottengano una diversa normativa per la gestione di camere mortuarie, obitori e depositi di osservazione, posizione che viene enunciata con particolare enfasi:”troverà la ferma e tenace opposizione di tutta la categoria in tutte le forme possibili”. Il Presidente della Federcofit conclude la nota agli associati -senza nominare la parte pubblica, ma facendolo intendere – lamentandosi di chi sta facendo azione di lobby particolaristica e ristretta, chiudendo canali di confronto con la sua Federazione.
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