Il 1 febbraio 2006 sono stati arrestati ad Arezzo i 4 soci della Cof Chimera Onoranze Funebri, società dedita all’organizzazione di servizi funerari. Si tratta di L.L., di 36 anni, di suo padre M., di 53, nonché di M.V. e A.L., entrambi di 29 anni. Le indagini, che la Squadra Mobile di Arezzo porta avanti da quando, nella primavera del 2004, un giornalista che aveva sollevato la vicenda aveva ricevuto minacce di morte, hanno evidenziato che sussisteva un sistema illegale di procacciamento dei funerali. Il reato contestato è quello di corruzione nei confronti di sei necrofori del San Donato (ospedale di Arezzo) di cui non è stata rivelata l’identità, che sono qualificati dal regolamento della Usl come pubblici ufficiali e che ricevevano dai 50 ai 200 euro in cambio di opportune soffiate. I 4 soci avevano stabilito dei turni per essere reperibili 24 ore su 24, e nel momento in cui si verificava un decesso, ricevevano uno squillo o un messaggio criptato dai necrofori dell’obitorio che erano in combutta con loro, cosicché potevano recarsi immediatamente sul posto proponendosi per gestire il servizio. Inoltre, minacce sono state ricevute da persone che avevano affidato i servizi funerari ad altre ditte. A finire nelle indagini è stato inoltre anche un dipendente di un’altra agenzia funebre, che passava i morti dietro pagamento alla Cof. Le indagini vanno comunque ancora avanti, in primo luogo per esaminare la posizione dei necrofori coinvolti, ed inoltre per valutare se si tratti di un caso isolato o se quello emerso nel corso dell’inchiesta sia un malcostume diffuso.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.