[fun.news.1058] Fatta esercitazione europea su allarme rosso in caso di pandemia

L’Europa non vuole trovarsi impreparata di fronte ad un’eventuale pandemia di influenza aviaria, ma intende poter agire in modo rapido e coordinato anche in presenta di attacchi di bio-terrorismo, come nel caso dell’anthrace negli Usa. Per essere pronti a fronteggiare queste sfide, il commissario europeo per la salute Markos Kyprianou ha messo a punto due nuovi piani comunitari, incoraggiato dai risultati delle due giornate di esercitazioni – il 23 e 24 novembre scorso – quando i 25 ministeri della salute degli stati membri dell’Ue hanno simulato un attacco di pandemia aviaria. L’unica nota negativa: nelle 48 ore di esercitazione, il sistema tecnologico non ha sempre tenuto il passo. Carenze ci sono state, ad esempio, nei collegamenti on line tra gli stati membri e il sistema europeo. In alcuni casi poi, i responsabili europei si sono trovati a disposizione “un flusso eccessivo di informazioni che non favorivano la presa di decisione”. Per Kyprinaou comunque, “il risultato più importante dell’iniziativa è stato il rafforzamento della consapevolezza negli stati membri che c’é un valore aggiunto europeo in questo stretto coordinamento anche se vanno chiariti – ha aggiunto – ruoli e responsabilità con altri settori come trasporti, ricerca, giustizia, libertà e sicurezza”. Del resto, lo scenario scelto per l’esercitazione europea era uno dei peggiori che si potesse immaginare: bisognava simulare la reazione della Ue all’annuncio dell’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) che la pandemia dell’influenza aviaria era entrata nella fase cinque, ossia l’annuncio che si è in presenza della trasmissione sostenuta all’uomo di un nuovo ceppo del virus. L’esercitazione dell’Ue non aveva precedenti. Tutto si è svolto durante due giornate che coprivano più di cinque mesi di interventi. In tutto 48 ore in cui le decisioni più disparate sono state prese in modo virtuale dall’Europa: dalla convocazione da parte di Kyprianou di un consiglio straordinario dei ministri della salute, alla ricerca di vaccini perché insufficienti quelli a disposizione, dall’impatto della pandemia sulle strutture ed in particolare sui servizi ospedalieri, alla diffusione dell’informazione da parte dei media. Il 9 dicembre prossimo il commissario Kyprianou affronterà con i ministri della salute dell’Ue la questione dell’ esercitazione europea – altre ne seguiranno – e illustrerà i due piani varati oggi dalla Commissione che individuano una serie di strumenti affinché – dal momento in cui un’allerta rossa è lanciata – l’intero ingranaggio comunitario entri immediatamente in azione.

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