Cresce il numero delle imprese funebri italiane, aumentato del 22% in cinque anni e del 3% dal 2004. Come emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro imprese a giugno 2005, il ricordo dei propri cari scomparsi sta a cuore agli italiani: sono 5.110 le imprese funebri attive nella penisola, delle quali 1.513 quelle che operano nel commercio di articoli funerari e 3.597 nelle pompe funebri e attività connesse. Dall’analisi della Camera di Commercio di Milano emerge come la regione italiana più attiva nel campo sia la Lombardia, che presenta una concentrazione del 13% del totale nazionale e 663 imprese complessive (171 per il commercio di articoli funerari, 492 le pompe funebri) e una crescita quinquennale dell’8%. Segue la Sicilia con il 10% del totale Italia (510 attività) e un incremento del 36% dal 2005 e del 5% dal 2004, la Campania (449 imprese) e il Piemonte (466 attività) con il 9% del totale e rispettivamente con un incremento dal 2005 del 31% per la prima e del 12% per la seconda. Le regioni con la maggior densità di imprese per numero di abitanti si trovano al sud: il Molise con 18 imprese funebri ogni 100.000 abitanti, l’Abruzzo con 17,3 imprese e la Basilicata con 13,9 imprese attive contro una media nazionale di 8,7. Tra le province, Milano è prima con una quota di incisione sul totale Italia pari al 4,8% del totale nazionale seguita da Roma con il 4,4%, Torino con il 4,2%, Napoli con il 3,6%, Cosenza con il 2,5% e Bari con il 2,4%. Il maggior incremento si registra invece ad Isernia con +150% dal 2000, ad Arezzo (+136%), ad Enna (+109%) e a Crotone con +100% in cinque anni. I 5 documenti diffusi dalla Camera di Commercio di Milano sono reperibili nell’area documentazione del sito, effettuando la ricerca con la parola chiave “crescono” nel titolo.
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