[fun.news.103] Le imprese funebri associate nell’IFASS in Abruzzo, intervengono nel dibattito sulla moralizzazione del settore funebre

Continuano le prese di posizione per “fare pulizia” nel settore funebre! Da Antonio Martelli, Presidente dell’ I.F.Ass. Abruzzo (Imprenditori Funebri Associati della Regione Abruzzo), perviene una denuncia e un impegno a combattere episodi di malcostume e accaparramento di funerali. Già dallo scorso anno con frequenti affissioni territoriali, con pubblicazioni su giornali regionali settimanali l’IFASS comunica di aver segnalato all’opinione pubblica come si sfrutta il dolore del dolente. L’associazione si è fatta interprete presso le autorità affinché intervengano in casi del genere e qualche risultato lo si è ottenuto. L’Ifass Abruzzo, e non come esclusivamente segnalato da altre associazioni, ritiene che oltre agli interventi legislativi, giuridici e di controllo, la migliore arma per combattere tale fenomeno sia l’imprenditoria funebre, che il “primo cliente” per qualità e correttezza sia l’impresa stessa, e che il tutto prevalentemente debba partire dagli imprenditori. Solo così ed aggregandosi si può essere in grado di combattere tali episodi di malcostume, riducendo sempre più il numero di “cani sciolti” che nella maggior parte dei casi opera in regime di illegalità (prezzi non controllati, sfruttamento della manodopera, sfruttamento delle segnalazioni, mancato pagamento tributi su affissioni e quant’altro facilmente intuibile). Concludendo Martelli si dice convinto che se si uniscono le forze compatte di tutti gli imprenditori i quali si identificano nelle argomentazioni sopraelencate, tale fenomeno non sarà debellato integralmente, ma sicuramente avrà difficoltà a sopravvivere e forse anche vita breve.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.