Giovedì 20 ottobre la Camera ha approvato a maggioranza la riforma della Carta fondamentale che riscrive l’assetto degli Organi costituzionali e la ripartizione della potestà legislativa tra Stato e Regioni. Il Ddl ora al Senato per la conclusione dell’iter parlamentare. Sul fronte della ripartizione delle competenze normative tra Stato e Regioni, la legge di riforma riscrive l’articolo 117 della Costituzione, stabilendo nuovi equilibri tra “legislazione esclusiva” dello Stato, “legislazione concorrente” Stato-Regioni e “legislazione esclusiva” delle Regioni. Non avendo però la maggioranza espressa oggi dalla Camera raggiunto i 2/3 richiesti dall’articolo 138 della Costituzione per l’approvazione in seconda lettura delle leggi di revisione costituzionale, anche il successivo voto favorevole del Senato potrebbe comunque non essere sufficente per il varo definitivo della riforma. Il Ddl potrà infatti essere sottoposto – su richiesta dei soggetti legittimati ex articolo 138 – a referendum popolare confermativo.
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