Rapito due volte. Da vivo e da morto. La salma di Giovanni Arcudi Pulitanò è stata trafugata dalla cappella di famiglia nel cimitero centrale del rione «Condera» a Reggio Calabria. Da vivo fu rapito nel 1980, rapito dall’Anonima sequestri che lo tenne in ostaggio per 298 giorni. Da morto è sparito nella notte tra sabato e domenica scorsi. Ad accertare il trafugamento della salma e a lanciare l’allarme è stato uno dei due figli del defunto, avvertito da un amico che, passando dalla cappella di famiglia, si è accorto che il marmo che copriva la tomba era stato divelto e che sul pavimento erano chiaramente visibili i segni della demolizione del loculo. La banda, secondo le prime ricostruzioni, è composta anche da persone che operano nel campo delle onoranze funebri o dei cimiteri. Gli inquirenti sono molto cauti, anche se la pista privilegiata rimane quella dell’«effetto Cuccia», cioè il furto del «caro e ricco estinto» a scopo di estorsione.
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