[fun.news.050] verso un testo unico sugli inceneritori

È scaduto da appena 5 mesi (1° luglio 2000) il termine per adeguare gli impianti alle nuove disposizione del Dm 124/2000 – attuativo della direttiva 94/67/CE sui rifiuti pericolosi – che dalla Comunita’ arrivano gia’ nuovi parametri da rispettare. Dal 28 dicembre scorso e’ infatti in vigore la nuova direttiva europea in materia, la 2000/76/CEE, che impone agli operatori una fitta scaletta di adeguamenti, che vanno dal 2002 al 2005. Il provvedimento ha come fine la tutela di aria, acqua e suolo e si propone come un “Testo Unico sull’incenerimento dei rifiuti”, secondo quanto si legge nei “considerando” della direttiva. Data cruciale e’ quella del 28 dicembre 2002. Oltre costituire la “dead line” per la trasposizione del nuovo provvedimento negli ordinamenti nazionali, la data rappresenta il termine a partire dal quale i “nuovi impianti” (ossia gli inceneritori in esercizio – o autorizzati – dopo il 28 dicembre 2002) devono essere conformi alle regole tecniche della direttiva. Per gli impianti esistenti al dicembre 2002, invece, si potra’ attendere fino al 2005. E dal 28 dicembre 2005 saranno inoltre abrogate – come necessaria conseguenza della natura di “Testo Unico” del nuovo provvedimento – numerose direttive vigenti in materia: la 89/369/CEE e la 89/429/CEE (attuate in Italia tramite il Dm 503/1997, sull’incenerimento dei rifiuti); la 94/67/CE (attuata con il citato Dm 124/2000); l’articolo 8, paragrafo 1 e l’allegato alla direttiva 75/439/CEE (attuata con il Dlgs 95/1992, sugli oli usati).

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