Detraibilità spese funebri

Per spese funebri detraibili si intendono quelle che servono per lo svolgimento del funerale, come ad es. il trasporto funebre al cimitero o al crematorio, l’onoranza funebre, le spese per la tanatocosmesi, quelle per le operazioni cimiteriali connesse con la sepoltura o la cremazione ma inserite nella fattura della impresa funebre.

Vedi istruzioni Agenzia Entrate
Domanda
Tra le spese funebri da comunicare all’Agenzia delle Entrate in base a quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 13 gennaio 2016, oltre alle spese relative all’attività delle pompe funebri, rientrano anche le ulteriori spese sostenute in dipendenza del decesso, quali per esempio le spese sostenute per l’acquisto di fiori o per la lavorazione di marmi e lapidi?
Risposta
Al fine evitare che il nuovo adempimento riguardi una platea indefinita di soggetti, tenuto conto anche del limite di spesa detraibile pari a 1.550 euro e considerato che le ulteriori spese sostenute in dipendenza del decesso non potrebbero essere riportate automaticamente nella dichiarazione precompilata in quanto l’Agenzia delle Entrate non è a conoscenza dell’effettivo collegamento tra la spesa e l’evento funebre, si ritiene che l’obbligo di comunicazione delle spese funebri riguardi esclusivamente i dati delle fatture emesse, in relazione all’evento funebre, dai soggetti esercenti l’attività di servizi di pompe funebri e attività connesse.

E’ fondamentale per la detrazione che le spese funebri rispondano al criterio di attualità rispetto all’evento Risoluzione n 944 del 28 luglio 1976.
Sono quindi escluse sia spese anticipate (ad es. l’acquisto di una concessione di un manufatto preventivamente eseguito, le operazioni di estumulazione o esumazione postume alla sepoltura, ecc.
Sono anche escluse, attualmente, le spese sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione delle future onoranze funebri, come per esempio quelle di previdenza funeraria.

Con la Legge di Stabilità 2016 (art. 1 comma 954 L. 208/2015) la detrazione si applica per la morte di qualunque persona, indipendentemente dal rapporto di parentela (mentre fino ad allora non era così).

Venne così superato il requisito del vincolo parentale fra il defunto e chi sostiene la spesa, rimasto in vigore fino alle dichiarazioni del 2015 sui redditi 2014.
E’ però essenziale che il documento fiscale rilasciato dall’impresa funebre indichi il codice fiscale della persona intestataria.
Se la fattura è intestata a una sola persona, la detrazione spese funebri può comunque essere applicata agli eventuali altri soggetti che abbiano contribuito alle spese. Nel caso quindi la fattura dell’impresa funebre riportasse il nome di una sola persona, ma di fatto alla spesa avessero partecipato più soggetti, sulla fattura stessa andrà riportata un’annotazione (sottoscritta dall’intestatario della fattura) che certifichi la spartizione della spesa. In questo modo, conservando tutti una copia della fattura, sarà possibile applicare la detrazione pro-quota.

Vedi istruzioni Agenzia Entrate
Domanda
In caso di rilascio di fattura-ricevuta fiscale l’impresa deve inviare le comunicazioni spese funebri?
Risposta
Come previsto dall’articolo 2, del D.M. 30 marzo 1992, la ricevuta fiscale deve contenere i “dati identificativi del cliente” – fra i quali si annovera anche il codice fiscale – solo nel caso in cui il documento assuma la forma di fattura-ricevuta fiscale utile alla detrazione della spesa ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera d), del TUIR. Pertanto, se l’impresa di servizi funebri rilascia una fattura-ricevuta fiscale con l’indicazione dei dati identificativi del cliente, è tenuta a comunicare tali dati all’Agenzia delle entrate ai sensi del D.M. 13 gennaio 2016.
Se, invece, l’impresa di servizi funebri rilascia una ricevuta fiscale priva degli elementi identificativi del cliente, non può trasmettere i dati all’Agenzia in quanto non dispone di una delle informazioni essenziali per la compilazione della comunicazione, ossia il codice fiscale del contribuente che ha sostenuto la spesa detraibile. In tale ultima ipotesi, peraltro, il documento fiscale che non riporti i dati identificativi di chi ha sostenuto la spesa non consentirebbe al cliente stesso di portare in detrazione la spesa ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera d), del TUIR.

Dall’anno d’imposta 2020 la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19% degli oneri spetta a condizione che l’onere sia sostenuto se provato con sistemi di tracciabilità e quindi con:
– versamento bancario o postale;
– ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili (ad es. carta di credito).
L’utilizzo del mezzo tracciabile è dimostrato dal contribuente mediante prova cartacea della transazione/pagamento con:
ricevuta bancomat, estratto conto, copia del bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPaA.

Spese funebri: quanto si può detrarre?

A prescindere in questo momento dai ragionamenti che poi faremo in base al reddito dell’intestatario della fattura, la detrazione riguarda la somma di 1.550 euro per ciascun funerale pagato nel corso di ogni anno solare.
Ciò significa che i 1.550 euro non corrispondono al quantum effettivo che si sottrae dall’imposta lorda, ma alla soglia di spesa sulla quale viene poi calcolato il 19%.

Le spese funebri rientrano tra quelle per le quali la detrazione dall’imposta varia in base al reddito.

L’art.1 comma 629 della legge di Bilancio 2020 ha introdotto una revisione sostanziale delle detrazioni fiscali al 19%, che prevede la riduzione progressiva della percentuale di recupero, fino al suo totale azzeramento, in funzione del reddito complessivo del contribuente.
Sono state individuate fasce reddituali all’interno delle quali avviene, appunto, la rimodulazione:
– fino al 120.000€ di reddito, la quota di detraibilità delle spese (tutte, anche le spese funebri calcolate al massimo in 1550 euro/funerale) rimane invariata al 100%;
– da 120.000€ a 240.000€ di reddito, la quota di detraibilità risulta dalla formula 100*(240.000 – reddito percepito)/120.000;
– oltre 240.000€ la quota di detraibilità è pari a 0.

A titolo d’esempio e supponendo di avere in detraibilità al 19% le sole spese per un funerale:

– reddito complessivo dell’intestatario fattura 60.000 euro: detrazione del 19% di 1550 euro (anche se la fattura del funerale è di 4.000 euro). Quindi detrazione di 294,50 euro.
– reddito complessivo pari a 125.000€: quota di detraibilità pari al 95,83% .
Il contribuente potrà recuperare il 95,83% dell’onere sostenuto, da assoggettare poi alla detrazione del 19%.
Se il contribuente ha pagato un funerale 4000€, la quota ammessa in detrazione è di 1.550 euro, e la detraibile è 1.485,36€ (95,83%), la detrazione spettante è pari a 282,22€ (19%).

In precedenti moduli 730 le spese funebri sono da indicare nel rigo da E8 a E10 sono annotate con il codice “14”
Cosicché, nel Modello 730 nel QUADRO E Sezione I nei righi da E8 a E10 andrà indicato il codice “14” nella colonna 1 e la spesa nella colonna 2.
Oltretutto va precisato che tale soglia è riferita a ciascun decesso, non al singolo contribuente che versa l’importo. In altri termini, per ciascun decesso la detrazione massima spettante equivarrà a 294,5 euro (ossia il 19% di 1.550), da spartire, eventualmente, fra tutti quelli che hanno sostenuto la spesa. Qualora poi vi fossero stati più decessi nell’arco dello stesso anno, sarà sufficiente compilare più righi tra l’E8 e l’E12, ovviamente in riferimento a ciascuno di essi, indicando poi il medesimo codice di spesa “14” con a fianco il relativo importo.

Ricordiamo ancora una volta che l’importo massimo detraibile per ciascun decesso è del 19% di 1.550,00 euro.
Inoltre vale il criterio di cassa e cioé se anche il decesso è avvenuto nel corso dell’anno 2020, ad es. a dicembre, ma il pagamento è avvenuto a gennaio 2021, ciò ch econta è la data del pagamento e quindi la detrazione spetta per l’anno di imposta 2021.
Più persone possono concorrere al pagamento delle spese di un funerale. In tal caso resta sempre fermo il limite totale di detraibili in 1550 euro, ma ognuno avrà diritto ad una sola parte di detrazione, in genere in proporzione tra quanto pagato e il limite massimo di detraibilità.
Se, invece vi dovessero essere più decessi nello stesso anno, con relativi pagamenti sempre nello stesso anno, è possibile procedere a detrazione per ciascuno dei decessi. E quindi, caso di più decessi, occorre compilare più righi da E8 a E10 riportando in ognuno di essi il codice “14” e la spesa relativa a ciascun decesso.

Obblighi di comunicazione dei dati relativi alle spese funebri per l’impresa funebre

I soggetti (imprese funebri) che emettono fatture relative a spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone comunicano all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente, con riferimento a ciascun decesso.
Le comunicazioni sono effettuate, in via telematica, entro il 16 marzo con riferimento ai dati dell’anno precedente.
NORME

  • Provvedimento del 16 ottobre 2020 – pdf – Tracciabilità degli oneri detraibili diversi dalle spese sanitarie e veterinarie da comunicare all’Agenzia delle entrate ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata a decorrere dall’anno d’imposta 2020 (pubblicato il 16/10/2020)
  • Decreto del 13 gennaio 2016 – pdf – Termini e modalità per la trasmissione all’Agenzia delle entrate dei dati relativi alle spese universitarie, alle spese funebri, alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e alle spese per interventi volti alla riqualificazione energetica, ai fini della elaborazione della dichiarazione precompilata
  • Provvedimento del 19 febbraio 2016 – Comunicazioni all’anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese funebri ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 13 gennaio 2016 (Pubblicato il 19/02/2016)

Per il software di compilazione, di controllo e le specifiche tecniche si consiglia il link dell’Agenzia Entrate raggiungibile con VEDI

259 thoughts on “Detraibilità spese funebri

  1. sto pagando in anticipo le spese funerarie e per cremazione. Posso dedurle dal prossimo 730?
    Grazie comunque.

    1. x Antonio Caligione
      No, non si possono detrarre spese per assicurazione o previdenza funeraria, al momento.
      Si possono solo detrarre le spese effettuate al momento del funerale e effettivamente pagate in quell’anno (o quello dopo se il funerale è a fine esercizio).
      Per completezza di informazione Le preciso che è in discussione in Parlamento un DDL (AS1611 e abbinati) che consentirebbe, una volta approvata la legge, la detrazione anche delle spese di previdenza funeraria pagate in previsione di future evenienze luttuose (sia funebri che cimiteriali)

  2. Salve, volevo avere delucidazioni in merito alle spese funerarie,
    è mancato mio padre (non era sposato e aveva due figli) e l’organizzazione del funerale e relative spese sono state sostenute da mia zia e mio nonno, senza interpellare nè me nè mio fratello su nulla, dalla scelta del loculo al necrologio e la lapide. Ora ci hanno consegnato in fotocopia tutte le fatture a loro intestate e ci chiedono il rimborso totale. Dobbiamo farci consegnare delle fatture a noi intestate? E dobbiamo rimborsare anche un necrologio che non eravamo interessati a fare?
    Grazie

    1. x Giorgia
      Circa la sepoltura la competenza è, in primis del coniuge vivente. Nel caso manchi (perché defunto o divorziata con sentenza definitiva) intervengono i parenti di grado più prossimo (tutti) di pari grado.
      Nel suo caso per la scelta della sepoltura avevate titolo voi 2 figli e il nonno (cioé tutti i parenti di 1^ grado) che avrebbero dovuto accordarsi pur mantenendo (se esisteva) la volontà del defunto circa la destinazione.
      Pertanto hanno errato la zia e il nonno a non interessarvi al momento del funerale. Ma è altrettanto strano che 2 figli si disinteressino del funerale del padre al momento in cui si deve fare!
      Pertanto un pò di colpa c’è in ambedue. Per nonno e zia per non avervi interpellati. Voi due per non esservi interessati.
      Circa il pagamento del necrologio è una scelta, non essenziale alla sepoltura o al funerale, fatta da zia e nonno e quindi si ritiene che lo dobbiate pagare se non eravate d’accordo prima.
      Circa le spese del funerale è corretto che voi partecipiate alla spesa. Di norma chi eredita partecipa alle spese. Però sulla cifra dovevate essere interessate al momento dell’ordine di spesa. Se non siste stati interessati deve pagare chi ha ordinato il funerale. po, eventualmente, questi potrà ricorrere al giudice per chiedere di avere un’equa ripartizione della spesa (oppure ci si accorda su questa, senza rivolgersi al giudice)

      1. Purtroppo non è che non ci siamo interessati, ma hanno fatto tutto loro senza chiederci, ci siamo trovati davanti ai fatti compiuti e in seguito alle copie delle fatture. Quando volevo occuparmi del funerale, mio nonno ha detto di non preoccuparmi, che ci pensava lui che aveva un conoscente che lavorava nelle pompe funebri. Abbiamo saputo del necrologio usciti dal cimitero, non abbiamo potuto neanche scegliere la foto o le parole da scrivere sulla lapide.
        Posso capire che, a prima vista, possa sembrare che ce ne siamo disinteressati, ma non è stato così.
        A questo punto però possiamo chiedere di farci intestare le fatture e le ricevute ai fini della detrazione fiscale sul mod.730?
        Grazie

        1. x Giorgia
          Per pagamenti effettuati dal 1 gennaio 2015 e solo per spese del funerale per un totale per ogni funerale di 1550 euro è titolato a detrarre a fini IRPEF chi effettivamente paga.
          Se la fattura è intestata ad altri occorre una dichiarazione sottoscritta da tutti coloro che pagano e dall’intestatario della fattura che confermi questa eventualità. Inoltre è bene poter provare con ricevuta del bonifico bancario (ad es.) che si è effettivamente pagato.

  3. Vorrei una precisazione:
    se viene a mancare una persona ed i suoi eredi non hanno la possibilità di scaricare la spesa funebre in quanto non hanno reddito, la spesa funebre può essere detratta nell’ultima dichiarazione dei redditi del de cuius ?
    La fattura da scaricare può comunque essere ancora intestata agli eredi ?
    Grazie per la vostra attenzione

    1. x Giovanni. paga il de cuius
      Onestamente non è materia su cui abbiamo certezza.
      Direi che è possibile far intestare la fattura ad eredi del de cuius e pagarla cn i soldi de de cuius. Secondo le regole della successione è consentito detrarre (le spese funerarie a fini successori fino ad un certo importo) ma ai fini del calcolo delle tasse per la successione. Con la novità che dal 2015 ha titolo a detrarre le spese funebri chi effettivamente le paga e se viene pagato con i soldi del de cuius, forse la cosa ha un senso. Le consigliamo di rivolgersi ad un commercialista, vista la novità e semmai a partecipare quanto le verrà detto su questo sito.

    2. mi trovo nella stessa situazione. la fattura è intestata a defunto e pagata dal suo c/c. ha avuto conferma che la detrazione fiscale spetti al de cuius??

      1. x Francesca
        E’ un errore intestare una fattura ad un defunto e addirittura pagarla dal suo conto corrente.
        Difatti il conto corrente intestato ad un defunto dovrebbe essere bloccato dalla banca da subito dopo la morte. Gli eredi potranno averne la disponibilità successivamente. Ma di ceryo un morto non può ordinare un qualsiasi pagamento!
        Consiglio come soluzione quella richiedere all’impresa funebre una nota di accredito e la reemissione di nuova fattura per l’importo pagato intestata agli eredi (o almeno uno degli eredi). Dal punto di vista fiscale la detrazione spetta a chi ha effettivamente pagato. Poiché l’importo è uscito dal ccb del defunto che entra nell’eredità di fatto la titolarità della detrazione spetta in parti eguali agli eredi, salvo diversi patti od obblighi testamentari.

  4. Buongiorno,
    vorrei un’informazione.
    a settembre è mancato mio suocero. La fattura delle pompe funebri è stata intestata a mia moglie, totalmente a carico mio.
    Dato che siamo sposati in comunione dei beni e lei non ha reddito, posso detrarmi il 50% della spesa funebre oppure no ?
    Grazie per l’attenzione

  5. nel caso che a pagare il funerale siano 3 moglie e figli per una quota di 1550 euro a testa, possono detrarre ognuno 1550 euro , o 1550 euro bisogna dividerlo in 3?

  6. Buongiorno,
    mio padre è morto a dicembre 2015. Mia mamma , attraverso il CAF, ha fatto il modello unico e non ha potuto detrarre il funerale. Le hanno detto che per detrarlo bisognava fare il 730 ma che lei non può. Morale della favola non ha potuto detrarre il funerale di mio papà.
    MA è giusto? Non può comq fare il 730 solo per detrarre il funerale? grzie davvero per il servizio

          1. Caro Luca, se le hanno risposto davvero così, le hanno detto una fesseria. Sia con 730 che con Mod. Unico le spese funebri si possono detrarre. E’ solo diversa la modalità di un eventuale rimborso.
            Con il 730 otterrà il rimborso nel successivo mese di luglio o agosto in busta paga, con il mod. unico otterrà il rimborso nel giro di un paio di anni.

    1. Se tu sei contribuente, cioè presenti una tua denuncia dei redditi, puoi compilare tu il 730 e detrarre la spesa.

      1. x Galdino
        dal 2016 è cambiata la procedura. Si, si può presentare o meglio modificare l’importo da detrarre, se questo importo non corrisponde all’effettiva cifra. Difatti ora sono principalmente le imprese funebri che forniscono i dati all’Agenzia delel Entrate, la quale inserisce questi dati come per altre detrazioni nel 730 pre-compilato. Se vuole maggiori informazioni vada a questo link: https://www.funerali.org/730-precompilato

  7. Buonasera, mio padre è morto nel mese di novembre del 2015 , mia madre era a suo carico : le spese per il funerale sono state regolarmente fatturate a suo nome, ma non avendo redditi non può detrarre l’irpef ? oppure può detrarre il prox anno ?
    Grazie

    1. X DINO
      è stato fatto errore. Doveva essere pagato il funerale da uno o più persone con reddito. Ora quei pochi soldi detraibili non vanno a vantaggio di nessuno.

  8. Salve, a settembre è morto mio suocero. La fattura è intestata a mio marito che non presenta dichiarazione dei redditi in quanto fiscalmente a carico mio. Posso detrarmi nel spese del funerale nel mio 730/2016 tenendo presente che il conto dal quale risulta l’assegno è cointestato? Grazie

    1. X Gianna
      Si. Con dichiarazione sottoscritta da ambedue che parte xxx della somma è stata pagata dall’uno e parte yyy dall’altra. Consiglio 50 per cento fattura.

        1. x Gianna
          No. L’intero funerale può essere detratto tra tutti coloro che hanno pagato nella misura massima di 1550 euro.
          Quindi se lei ha pagato il 50% di un funerale costato 4000 euro, può detrarre il 50% di 1550, cioé 775 euro. Ma attenta il beneficio fiscale è solo il 19% di questi 775 euro.

  9. Buongiorno
    gli eredi di una defunta, richiedono la ripartizione delle spese funebri della defunta stesso; volevo capire se:
    a)l’agenzia funebre deve fare tante fatture quanti sono gli eredi (in questo caso 8) e ripartire già da principio la spesa funebre o può fare un unica fattura (e quindi la fattura sarà intestata solo ad uno) annotando tutti i nominativi e i codici fiscali degli otto eredi che si vogliono ripartire la spesa con in più gli importi pagati da ogniuno?
    b)nello spesometro che si andrà compilare per l’agenzia funebre andranno indicati tutti gli otto codici fiscali e in base a quale criterio?

    1. x Fabiola
      Alla luce delle istruzioni date dall’Agenzia delle Entrate per la trasmissione annuale delle spese funebri, sembra di capire che la fattura deve essere intestata a chi pagherà il funerale, indipendentemente da chi sia erede o meno (ai fini della detrazione IRPEF).
      Per cui se manifesteranno l’intenzione di 8 diversi bonifici (quindi 8 diversi soggetti identificati da codice fiscale) si consiglia di dettagliare in fattura le spese del funerale di XY, riportarne il totale, e riportare in evidenza quota di ripartizione di 1/8 dell’intero funerale di XY.
      In sostanza 8 fatture di 1/8 dell’importo, intestate a ciascuno dei pagatori. L’importante è sempre evidenziare che si tratta di un solo funerale e con cod.fiscale del defunto.
      Il resto è una conseguenza di questa scelta.

      1. A questa risposta mi permetto di dissentire, dopo 22 anni di lavoro in agenzia Vi assicuro che qualunque commercialista pone il veto a questa procedura.
        A rigor anche di logica, specificando ogni voce su una fattura cosa si scrive?
        1/8 di cofano
        1/8 di zinco
        1/8 di imbottitura..ecc???

        1. x Patrizia
          Ovviamente è una percentuale dell’importo totale della fattura, non di ogni singola voce.
          Circa la distribuzione numerica/percentuale tra diversi intestatari, vada a leggersi le istruzioni date dall’Agenzia delle Entrate alle imprese funebri su come presentare annualmente i dati delle fatture dei funerali, ai fini delle detrazioni IRPEF.

          1. A mio parere, le istruzioni fanno riferimento unicamente al riparto delle spese; non evidenziano la possibilità di di una multifatturazione, fatto che sarebbe anche in contrasto con la circolare del Ministero delle Finanze, n. 26 del 25.05.1979 che recita:
            “Si precisa inoltre che che la spesa funebre, sempre entro il predetto limite di un milione, può essere deducibile frazionatamente dal reddito complessivo di più persone, ancorché il documento contabile (ricevuta o fattura quietanzata) sia intestato o rilasciato a una sola persona, a condizione che nel documento contabile originale sia annotata una dichiarazione di ripartizione della spesa sottoscritta dallo stesso intestatario del documento,”

  10. Buongiorno, ho bisogno di risposte per una situazione un pò complicata: mio marito è morto 6 anni fa ed il funerale è costato circa 5.000,00 euro. Non avendo possibilità di pagare ,mio suocero si è offerto di pagare lui ma le carte le ho firmate io. Dopo 5 anni è deceduto anche lui e l’impresa funebre mi contatta per dirmi che il funerale non è ancora stato pagato del tutto ma restano 2.000,00 euro con la velata minaccia che le carte sono intestate e firmate da me. Mi impegno a versare 100 euro al mese per saldare. Ora che ne rimangono 700,00 chiedo la fattura ,visto che la mia commercialista dice che posso ancora scaricarlo dato che non ho ancora finito di pagare,e l’impresa mi dice che la fattura è stata già emessa anni fa intestata a mio suocero e che non può farne un altra ma , per venirmi incontro ne fa una fittizia per rifacimento lapide che mi hanno detto non vale per la detrazione . Possono aver fatto fattura anni fa senza aver preso i soldi o mi stanno fregando, posso non pagare più niente visto che hanno fatto fattura a lui ,sempre sia vero. grazie

    1. x Elena
      1. chieda all’impresa funebre la fattura e e distinte di pagamento del suocero. Quello che loro dicono e cioé che avanzano 2500 euro lo devono provare. Se non lo provano lei non paghi.
      Se insistono, prenda tempo e informi la Guardia di finanza della situazione. Poi ci penseranno loro a verificare i conti.
      2. La detrazione spetta nell’anno in cui si è pagato il funerale. Ma a distanza di 5-6 anni direi che non le viene accetatto. Normalmente si accetta il pagamento fatto l’anno stesso del decesso o l’anno immediatamente successivo (specie se il decesso è negli ultimi mesi dell’anno.
      3. Inoltre potrebbe essere possibile (questo dichiara l’impresa funebre) che la fattura sia stata rilasciata al suocero e potrebbe anche essere successo che sia stata detratta come spesa funebre dalla dichiarazione dei redditi di quest’ultimo. E poiché si può detrarre fino a 1550 euro per defunto, due volte non si può certo detrarre. Quindi è da appurare se sia successo o meno questa ipotesi
      4. Lasci stare di accettare fatture fasulle. Chieda di avere la fattura corrispondente a quello che ha versato e per il funerale. Se non lo fanno questo lascia supporre che qualche cosa non torni.

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