Ritornerà nel corso del 2024 a Sopramonte la Summer school in Antropologia fisica del Dipartimento di miologia e Museo di antropologia dell’Università di Padova, con un gruppo di studenti che, sotto la guida di docenti e tecnici, proseguiranno le ricerche nel cimitero del monastero di Sant’Anna, che ha già restituito negli anni scorsi diversi reperti e sepolture.
L’iniziativa si svolge nell’ambito del protocollo d’intesa, avviato nel 2016 e ora rinnovato per il 2024, fra l’UMSt soprintendenza provinciale, il Dipartimento di Biologia e Museo di Antropologia dell’Università di Padova e l’Asuc di Sopramonte, proprietaria dell’area dove sorge il complesso monumentale dell’antico monastero di Sant’Anna.
Le attività di tutela e la valorizzazione del complesso monumentale si sono concretizzate attraverso prospezioni georadar, carotaggi manuali, sondaggi e monitoraggio della chiesa di Sant’Anna e dell’edificio del preposto.
Numerose le tombe rinvenute nel corso delle campagne di scavo, analizzate e studiate dagli antropologi, che hanno permesso di conoscere i rituali di sepoltura quali deposizione in cassa, in lenzuolo e con cuscino e lenzuolo.
Tutti i defunti venivano deposti supini e spesso con gli arti superiori incrociati a livello dell’addome.
La statura dei defunti, deceduti tra i 30 e i 40-45 anni, è stata stimata in media a 171.7 centimetri per gli individui maschili e a 155 centimetri per quelli femminili.