Nelle vicinanze della mitica città egiziana di Berenice, recenti scavi archeologici hanno portato alla luce un cimitero di animali da compagnia, databile al I secolo d.C.
I risultati della scoperta, condotta dalla nota archeozoologa polacca Marta Osypinska, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista del settore “World Archaelogy”.
Le circa 600 sepolture rinvenute ospitano soprattutto gatti – animali per eccellenza sacri nell’Antico Egitto – ma anche cani e scimmie macaco.
Le caratteristiche, che rendono singolare questa scoperta sono innanzi tutto la presenza – in una necropoli – di un numero così elevato di animali, sepolti singolarmente con la stessa dignità riservata agli umani.
Inoltre, nessuno di questi risultava essere stato mummificato, come solitamente venivano invece collocati, ad esempio nelle tombe dei Faraoni.
Gli animali sono stati composti in una posizione accoccolata ed adornati con collari e suppellettili in stoffa, vetro, ceramica e conchiglie, a riprova della loro funzione di presenza affettiva all’interno delle compagini familiari dell’epoca.