Voglia di cremazione a legna in Gran Bretagna

Un anziano Hindu protesta in Gran Bretagna dicendosi discriminato, perche’ dopo la sua morte non gli e’ permesso di essere cremato all’aria aperta. Vietargli questo rito funebre, ha detto il 70enne Davender Ghai, “imprigionera’ per sempre la sua anima sulla terra”.

Il caso dell’hindu di Newcastle su cui l’Alta corte e’ chiamata a pronunciarsi, riferisce il quotidiano britannico ‘Guardian’ citando i suoi legali, potrebbe costituire un precedente se la denuncia dell’uomo verra’ accolta. Definendolo “il piu’ controverso caso di liberta’ religiosa della storia della giurisprudenza britannica”, gli avvocati ipotizzano che nel futuro potrebbero nascere luoghi per cremazioni all’aria aperta su tutto il territorio nazionale.

Le pire sono fuorilegge dall’inizio del secolo scorso, quando e’ entratato in vigore il ‘Cremation Act’ del 1902. Ma l’anziano hindu ha sostenuto di aver gia’ sfidato queste norme nel luglio 2006, quando ha acceso il fuoco sotto la pira di Rajpal Mehat, morto nel Northumberland. Nel tentativo di trovare una via d’uscita, le autorita’ di Newcastle avevano offerto a Ghai una soluzione di compromesso: la possibilita’ di far assistere i suoi familiari all’intero processo della sua cremazione. Ma l’anziano ha respinto la proposta, spiegando che avrebbe rischiato “conseguenze devastanti nell’aldila'”.

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