Trent’anni di cremazioni a Viterbo, se ne parla a Palazzo dei Priori, il prossimo 14 dicembre alle 16,30, insieme all’associazione viterbese della Cremazione, al professor Sandro Spinsanti, autore del libro Morire in braccio alle Grazie. Al tavolo dei relatori la presidente dell’associazione viterbese per la Cremazione Linda Natalini e il presidente della Federazione Italiana Cremazione Mario Spadini.
“Era il 10 marzo 1988 quando un gruppo di “pionieri” stilarono l’atto costitutivo dell’Associazione viterbese per la Cremazione – ricorda la presidente Natalini -.
Il loro intento era quello di creare una coscienza condivisa sulla scelta consapevole del destino del proprio corpo dopo la morte, rispettosa dell’ambiente, tanto che il loro primo slogan era “la terra ai vivi”. Da quel giorno l’associazione è cresciuta costantemente, raggiungendo, a tutt’oggi, oltre ottocento associati. All’inizio erano tutti viterbesi, ora, grazie anche all’impulso dato dall’associazione alla Federazione Italiana Cremazione, gli iscritti provengono dalla provincia, ma anche dall’intero Lazio e dall’Umbria. È stato fatto un lavoro enorme in questi trenta anni. Un’azione continua e costante di stimolo nei confronti dell’amministrazione comunale: se non ci fosse stata l’azione di pungolo, forse, non avremmo l’impianto crematorio, realizzato e funzionante dal 2003, non avremmo l’area per la dispersione delle ceneri, il “Giardino della memoria”, presso il Cimitero di san Lazzaro, inaugurato nel marzo 2017. L’associazione, inoltre – aggiunge Linda Natalini – si batte da anni affinchè venga realizzata una “sala del commiato”, dove svolgere riti diversi da quello cattolico, o dove, comunque, poter dare un ultimo saluto al proprio congiunto. Nei primi mesi dell’anno in corso è stato consegnato al Comune di Viterbo un progetto preliminare per la sua realizzazione; l’associazione monitorerà il progetto, affinché sia finanziato completamente e quindi realizzato. Negli anni sono stati organizzati molti incontri, per discutere dei temi del fine vita e della sua dignità. Da sempre al primo posto per l’approvazione della legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (Testamento biologico), l’associazione assiste i propri associati nella loro compilazione. Ed è proprio in linea con questi concetti che nasce l’iniziativa del 14 dicembre prossimo. Quel giorno, in occasione del trentennale, avremo ospite il presidente della Federazione Italiana Cremazione e di altre So.Crem. a noi vicine, ascolteremo il professor Sandro Spinsanti, bioeticista, autore del libro “Morire in braccio alle Grazie”. Un testo agile e di gradevolissima lettura sulla morte – ha concluso la presidente Natalini – su come ce la immaginiamo, anche attraverso le pagine di grandi scrittori, e di come essa può essere assistita dalle Grazie, se accompagnata dalle cure palliative, la terapia del dolore e, soprattutto, da grande rispetto per il morente”.