Con la nomina del giudice Cosimo Ferri a sottosegretario alla giustizia, il processo per i fatti del crematorio di Massa, al cimitero di Mirteto, dovrà ripartire da zero, davanti ad un nuovo consiglio di giudici. Ferri, diventato sottosegretario, non potrà più far parte del collegio che avrebbe dovuto emettere la sentenza lunedì scorso. La decisione è stata confermata dal tribunale di Massa Cristina Failla e dal pm Federico Manotti. Un avera beffa per tutti i cittadini e per le Autorità.
Il processo è durato due anni e mezzo, con oltre 100 testimoni, video scioccanti in aula. L’accusa ha chiesto 69 anni di carcere per i dodici imputati, tra cui il titolare della società che gestiva i servizi cimiteriali, un ex funzionario del comune responsabile all’epoca dei fatti dell’ufficio cimiteri, un ex ufficiale dei carabinieri in congedo, l’addetto al forno crematorio, per reati che vanno dalla truffa, alla dispersione e sottrazione di ceneri, peculato, corruzione e reati contro la pietà dei defunti.
Esiste la probabilità che la difesa accetti la strada della rinnovazione del dibattimento tramite lettura degli atti e acquisizione prove del fascicolo per il nuovo giudice, ma i tempi lunghi potrebbero giocare a favore della prescrizione.