Verso la normalizzazione la situazione del crematorio di Pistoia

Il forno crematorio di Pistoia riprenderà l’attività dal 7 marzo 2012 per una settimana. E’ quanto ha stabilito il gruppo tecnico formato da Provincia di Pistoia, Asl e Arpat, che ha espresso parere favorevole alla sua riattivazione. Dal 31 dicembre scorso l’impianto crematorio del cimitero comunale di Pistoia era stato chiuso in seguito allo sforamento dei livelli massimi di sostanze inquinanti, e le salme, rimaste per giorni in attesa di essere cremate, erano poi state inviate in altri centri della Toscana e a Ferrara.
Il periodo di riattivazione durerà una settimana, durante la quale la Socrem (società che gestisce l’impianto) eseguirà le analisi necessarie in regime di autocontrollo e invierà i risultati all’Arpat, affinché quest’ultima possa organizzare una visita di controllo all’impianto. In base alla procedura, successivamente alle analisi di Arpat, il funzionamento del forno sarà nuovamente interrotto, in attesa dei risultati, per riprendere la normale attività se tutti i controlli risulteranno positivi.

Di seguito il testo del comunicato dell’ARPAT

Lo scorso 20 dicembre 2011, in occasione di un controllo effettuato da ARPAT, è stato riscontrato un superamento dei limiti emissivi per diossine e furani alle emissioni dell’impianto di cremazione di Pistoia gestito dalla Società per la Cremazione SO.CREM. A seguito di questo accertamento la Provincia di Pistoia, con propria ordinanza 1858 del 30/12/11, ha sospeso l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera precedentemente rilasciata. Con successiva ordinanza 7 del 4/01/12 la stessa Provincia ha chiesto alla SO.CREM di presentare una relazione sulle verifiche effettuate per chiarire le cause della anomalia riscontrata. La relazione e le diverse riunioni convocate dalla Provincia hanno permesso di acquisire elementi sufficienti tali da consentire la riaccensione dell’impianto finalizzata ai necessari controlli impiantistici da parte del costruttore, ai controlli analitici da parte del laboratorio incaricato e poi ai controlli di ARPAT. Dopo questi ultimi controlli da parte di ARPAT, l’impianto sarà nuovamente fermato in attesa dei risultati analitici e, in caso di rispondenza di questi ai limiti di legge, la Provincia provvederà ad autorizzare nuovamente la piena funzionalità dell’impianto. Alla riunione convocata per il 21 febbraio, ARPAT, prendendo atto che SO.CREM aveva preventivato un tempo di 10 giorni per riattivare l’impianto, aveva comunicato la propria disponibilità ad effettuare i campionamenti nella settimana fra il 5 ed il 9 marzo; in quella occasione, la SO.CREM ha però dichiarato di non essere in grado di attivare la procedura di riaccensione prima del 7 marzo. Perciò, adeguandosi alle necessità della società, il Dipartimento ARPAT di Pistoia ha programmato i campionamenti per la settimana fra il 19 ed il 24 marzo. In tutta la vicenda ARPAT e Provincia, consapevoli della delicatezza della materia e del disagio dei cittadini già provati dal lutto, hanno garantito la massima disponibilità alle esigenze della SO.CREM dalla quale, in via esclusiva, dipendono i tempi che sono risultati necessari per definire la procedura di riaccensione.

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