Veneto: è in difetto per la approvazione del piano regionale dei crematori, dice l’M5S

La consigliera M5S di Noventa Vicentina Maria Pia Dell’Armellina rende noto che è stato richiesto all’assessore regionale alla sanità del Veneto Coletto e ai tre presidenti della Province di Vicenza, Padova e Verona, Variati, Enoch e Pastorello, – di interessarsi al tema della localizzazione dei crematori, prima di esprimersi com comune di Noventa su un project finanzino di nuovo crematorio, al momento in fase di sospensiva per decisione del sindaco.
A oggi nessuno degli interpellati ha risposto – dice la Armellina.

“Riteniamo questo disinteresse molto grave – ha sottolineato poi la deputata M5S Silvia Benedetti – in quanto il Comune di Noventa Vicentina è lasciato solo a decidere in merito a un servizio che dovrebbe essere già stato normato dalla Regione e che, per il rilevante impatto che ha sull’ambiente, dovrebbe essere valutato a un livello territoriale più ampio”.

“La mancata applicazione della legge 130 del 2001 – ha anche ricordato il consigliere regionale Manuel Brusco -, che prevede all’art. 6 la predisposizione da parte della Regione di un piano per ubicare gli impianti crematori in base alla popolazione e a stime ragionate di crescita del servizio, ha lasciato il territorio veneto preda di avventori privati che seducono le amministrazioni presentando lauti canoni di concessione per realizzare in project-financing la costruzione di forni crematori con gestione privata”.

“Questa prassi – ha aggiunto Benedetti – potrebbe comportare un danno al territorio per la presenza di un numero sovrastimato di impianti rispetto alla richiesta del servizio e delle conseguenze economiche derivanti dall’uso del progetto di finanza, la cui applicazione ad oggi risulta rischiosa per il Comune in quanto, questo strumento del progetto di finanza, è stato rivisto con recenti normative ancora in via di completa definizione. Si chiede perciò all’assessore Coletto di intervenire e di provvedere in merito con una circolare sospensiva, in attesa della predisposizione di un piano regionale”.
Come non dar loro torto. Salvo poi vedere come si comporteranno nei comuni nei quali la programmazione regionale identifica la localizzazione di un crematorio!

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