In Francia la cremazione ha avuto una espansione molto rapida: si è passati dall’1% nel 1980 al 30% nel 2010. Si pensi che in Italia, nello stesso periodo, la espansione è stata a metà. La popolazione francese ha oggi idee molto chiare sulla scelta della pratica funebre per il proprio funerale: la maggioranza sceglie la cremazione e molti la dispersione delle ceneri.
Allora perché ciò che un tempo era considerata la peggiore umiliazione – essere bruciati e non avere diritto alla sepoltura – è diventata ora un fenomeno sociale? Quali sono le motivazioni di tale scelte? Si può conciliare la richiesta essenziale di chi parte con le esigenze antropologiche di chi resta? In che maniera la nuova legislazione sulle ceneri ha tentato di ridar loro un peso simbolico? Il settore funerario, particolarmente per quanto riguarda la cremazione, può essere un settore economico competitivo come gli altri?
A queste e altre domande dà le sue risposte il libro di Francois Michaud Nerard, Direttore della municipalizzata di Parigi, che si intitola ‘Une révolution rituelle – Accompagner la crémation‘ edito da L’Atelier Editore, Settembre 2012, pag. 200, €.20,00