E’ giunta a sentenza la causa contri dipendenti infedeli del Comune di Cinisello Balsamo e un impresario funebre trafficone. In sostanza il dipendente (responsabile del crematorio) falsificava i verbali per le cremazioni dei corpi e intascavano in nero le differenze di prezzo sulle prestazioni. Una truffa ai danni del Comune di Cinisello Balsamo di diverse centinaia di migliaia di euro, che ha portato ad una condanna, un patteggiamento e un’assoluzione all’udienza preliminare davanti al giudice del Tribunale di Monza. A sei anni di reclusione con il rito abbreviato è stato condannato il contitolare di un’impresa di onoranze funebri della Val Seriana che aveva vinto l’appalto per la cremazione dei corpi di alcuni Comuni dell’hinterland milanese, G.B., di 45 anni, mentre ha patteggiato la pena di 3 anni e 4 mesi M.B., di 51 anni, originario di Monza, direttore del ‘Cimitero Nuovo’ del Comune di Cinisello Balsamo dove avvenivano le cremazioni ed è stato invece assolto il suo vice, M.M., di 53 anni, di Cinisello Balsamo.
Il dipendente comunale falsificava le registrazioni sulle tumulazioni fatte oppure ometteva di registrare le operazioni di cremazione, modificando i verbali in modo da segnare l’importo minore e incassare la differenza pagata dai Comuni. Questi si rivolgevano a Cinisello inviando i corpi da estumulare accompagnati da un verbale in cui era segnato se si trattava di resti ossei o mortali. Nel primo caso il prezzo per lo smaltimento era di 150 euro, nel secondo di 350. Così facendo il Comune di partenza pagava il prezzo pieno, quello di Cinisello Balsamo incassava una cifra inferiore e la differenza finiva nelle tasche dei due condannati e di altre otto persone denunciate in stato di libertà (tutti titolari di altre imprese di pompe funebri).