Il crematorio di Spinea (Venezia) è fermo per qualche giorno, a causa di un guasto (un filtro a maniche si è bruciato e deve essere sostituito).
Veritas, che gestisce l’impianto, ha reso noto che la causa più probabile della rottura può essere ascritta allo stress lavorativo cui sono stati sottoposti i forni crematori in questo periodo.
L’assessore alla sicurezza del comune di Spinea è andato a controllare se il guasto era veramente di limitata entità, come poi si è appurato (si è visto per una ventina di minuti una fumata scura uscire dal camino).
Constatato che la situazione non era grave e che l’impianto era stato fermato in attesa della riparazione, è stato diffuso un comunicato stampa alla cittadinanza per spiegare cosa era successo.
Le 7 cremazioni programmate nella giornata sono state rinviate nel tempo.
Negli anni le richieste di cremazione, soprattutto per il forno di Spinea che riceve salme anche da Treviso e da fuori regione, sono aumentate.
Secondo i dati diffusi da Veritas, nel 2020 a Spinea, in cui c’è un impianto nuovo, con due linee e due forni, l’incremento dall’inizio della pandemia è evidente:
dalle 3.709 salme trattate nel 2019, si è passati alle 4.020 del 2020.