La legge sulla cremazione va a colmare una lacuna della legislazione nazionale. Lo sostiene il consigliere regionale Sergio Lupieri (PD), che sottolinea come “tenendo conto delle istanze dei cittadini, numerosi comuni regionali abbiano già affrontato la materia con difficoltà normative, per cui vi era una reale urgenza che una legge desse omogeneità al riguardo su tutto il territorio regionale”.
“La cremazione, permessa dalla Chiesa Cattolica dal 1963, è in Italia (8%) in continua crescita, ma sempre modesta rispetto alle percentuali della Slovenia (47%) e della Svizzera e Repubblica Ceca (76%). Il tema è delicato perché tocca un rito di passaggio, la morte, e il rapporto con i defunti che, dal punto di vista dell’antropologia culturale, hanno significati profondi in tutte le civiltà. Sotto l’aspetto giuridico la materia era complessa perché la normativa statale si è rivelata incompleta e oscura in alcune sue disposizioni. Da oggi i cittadini del Friuli Venezia Giulia possono avvalersi della pratica funeraria della conservazione e dispersione delle ceneri.
“La legge approvata in Consiglio regionale è uscita dalla III Commissione con l’unanimità su tutti gli articoli, emendamenti e testo di legge. È stata la prima e finora unica proposta di legge licenziata dalla Commissione e mi auguro che questo inizio dei lavori sia il miglior viatico per i proseguimento dell’attività della Commissione stessa.
“Due relatori di maggioranza, uno appartenente all’opposizione (lo stesso Lupieri) e uno alla maggioranza (Paolo Ciani), stanno a testimoniare lo spirito assolutamente costruttivo e positivo con il quale si è voluto affrontare un tema delicato dal punto di vista etico e complesso sotto l’aspetto normativo”.
“La legge sulla cremazione e la dispersione delle ceneri è un provvedimento di civiltà che allinea la nostra regione alle consuetudini già presenti in molti Paesi europei”. Ad esprimere soddisfazione dopo l’approvazione del testo in Aula, è Piero Colussi, consigliere regionale di IdV-Cittadini. Che poi richiama l’attenzione su un emendamento proposto proprio dal suo Gruppo e condiviso da maggioranza e opposizione. “L’emendamento prevede la realizzazione di almeno un impianto di cremazione in ogni territorio provinciale.
In questo modo – spiega il consigliere – a tutti i cittadini della regione saranno garantite pari opportunità e non costi maggiorati per chi oggi deve rivolgersi, per poter usufruire del servizio, ad operatori del vicino Veneto. Questo è, infatti, quanto accade ai cittadini della Destra Tagliamento come conseguenza dell’annosa e irrisolta vicenda dell’area crematoria di Pordenone. L’auspicio è che grazie a questa previsione legislativa qualche operatore pubblico e privato si faccia carico di garantire questa opportunità”.
La legge sulla destinazione delle ceneri da cremazione raccoglie il voto favorevole dell’Aula e Maurizio Bucci, consigliere regionale del PdL, ricorda come “questo sia un provvedimento di grande civiltà che rispetta la volontà dell’essere umano”.
In particolare, nel testo si prevede l’istituzione di un registro comunale nel quale i cittadini potranno manifestare la volontà di far disperdere le proprie ceneri, anziché farle seppellire. Le ceneri, quindi, potranno essere disperse sia in aree specifiche all’interno dei cimiteri, sia in zone private, nei fiumi e nei laghi. “La custodia delle ceneri in casa o in altri luoghi privati era stata già proposta dal Comune di Trieste tre anni fa con una delibera approvata dal Consiglio comunale. Ancora una volta Trieste ha fatto da apripista, e mi auguro che ora il provvedimento venga esteso a tutta la regione”.