Socrem venete chiedono alla Regione nuove norme sulla cremazione

Una legge regionale che impegni i Comuni del Veneto a individuare nel proprio territorio una ‘sala del commiato’ per poter garantire dignità e rispetto anche ai funerali non religiosi è stata chiesta in una audizione svoltasi il 14 novemre 2008, al Consiglio regionale del Veneto, dall’associazione “La
Ginestra”.

I rappresentanti del sodalizio, nato cinque anni fa a Treviso proprio per rivendicare il diritto anche per i non credenti di poter usufruire di luoghi e riti di commiato laici, hanno ribadito alla commissione Sanità del Consiglio veneto, presieduta da Raffaele Bazzoni, le proprie richieste. La commissione ha intanto avviato l’esame del disegno di legge della Giunta che disciplina obblighi e procedure funerarie e che, tra gli aspetti innovativi, prevede appunto la prescrizione per i Comuni di individuare spazi pubblici, nei pressi degli ospedali, per l’estremo saluto, privi di simboli religiosi e strutturalmente adatti ad ospitare un funerale
civile. Il testo di legge in esame valorizza, inoltre, la pratica della cremazione. I rappresentanti delle società italiane per la cremazione hanno sollecitato i legislatori regionali a garantire dignità e rispetto per tale pratica, che risulta in continuo aumento anche nei comuni veneti, e ad assicurare omogeneità di disciplina e di regolamenti con il quadro nazionale ed europeo. Tra le proposte delle Socrem c’è anche l’istituzione di
“giardini della memoria” dove possano essere disperse le ceneri per i defunti che preferiscono questa forma di ritorno alla natura.