A seguito di una ispezione dell’ARPAT presso il crematorio di Siena nei giorni scorsi, è stata emanata ordinanza regionale per la sospensione temporanea dell’attività per dar luogo a manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
Durante il sopralluogo “i campionamenti hanno evidenziato il superamento dei limiti di emissione… pertanto vi sono gli estremi di violazione” della normativa vigente. Di qui il verbale di Arpat che impartisce al gestore una serie di prescrizioni per poter riaccendere il tempio crematorio.
In particolare, la Regione invita il gestore, tra le altre cose, a “effettuare tutte le operazioni di ordinaria e straordinaria manutenzione dell’impianto di abbattimento dell’emissione di E1 (formaldeide) in atmosfera”, a valutare il “corretto funzionamento e posizionamento della sensoristica attuale” e all’eventuale “installazione di sensoristica per il controllo in tempo reale della qualità dell’emissione in atmosfera”.
Inoltre viene richiesto di “specificare la composizione della miscela di reagenti attualmente iniettati nella linea fumi, acquisire la scheda tecnica dei carboni attivi eventualmente utilizzati e la valutazione della miscela stessa”.
Il tutto, attuando “tutti gli interventi di correzione, implementazione e miglioramento individuati dall’analisi del processo e degli apparati”.
Il gestore avrà 60 giorni di tempo dalla data di ricevimento della diffida regionale per rimettersi in regola.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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