“Se ci sono prescrizioni tecniche da far osservare, l’azienda che gestisce l’impianto se ne faccia al più presto carico, ottemperando a quanto indicato, nell’ottica della tutela dell’ambiente, senza tuttavia che quello sul funzionamento del forno crematorio a Siena, diventi un dibattito strumentale sulla necessità o utilità o meno della pratica della cremazione”.
Lo sottolinea il Consiglio direttivo della So.Crem, Società per la cremazione di Siena, aggiungendo che “rispetto al dibattito in corso, invitiamo a considerare che quello del rito della cremazione è un diritto che investe il valore della persona rispetto alla sua volontà e alla sua libertà di scelta.
La So.Crem è certamente attenta al fatto che il forno operi nel rispetto di quanto previsto dalle normative, ma allo stesso tempo occorre che si proceda, al più presto, con gli adeguamenti richiesti – conclude il consiglio -, in modo che il forno crematorio possa essere riattivato nel più breve tempo possibile”.