Pubblichiamo un comunicato stampa dell’Assessore ai Servizi Cimiteriali, Michele Silvestri, relativo all’ipotesi di realizzazione di un forno crematorio all’interno del cimitero dell’Ulivo.
L’Assessore ai Servizi Cimiteriali del Comune di Fano, Michele Silvestri, rende noto che in Giunta è stato data il via libera a procedere alla valutazione della possibilità di costruire un forno crematorio al cimitero dell’Ulivo. Tale realizzazione rientra pienamente nel piano di governo dell’amministrazione comunale e ha subito un’accelerazione in seguito all’espressione di volontà da parte di ASPES s.p.a di coinvolgere i comuni inclusi in un’area vasta compresa tra Rimini e Ancona nella costruzione di questa struttura nella zona di Villa Fastigi.
Nel commentare positivamente tale coinvolgimento, l’Amministrazione comunale si è resa disponibile ad offrire gli spazi all’interno della struttura piramidale costruita nel 1990-1995 attualmente vuota per tre piani per un totale di 1.500 mq.
Tale soluzione consentirebbe alle amministrazioni comunali coinvolte nella realizzazione dell’opera di abbattere i costi relativi alla costruzione di uno stabile ex novo.
Il perseguimento di tale iniziativa comporterebbe, inoltre, numerosi vantaggi: minori costi per i familiari dei defunti, minori costi per i comuni per quanto concerne la costruzione dei nuovi padiglioni, l’attivazione di una attività funeraria moderna e sempre più sentita.
Per quanto concerne l’impatto ambientale relativo all’espulsione dei fumi, le analisi dimostrano che le emissioni sono minime e possono essere equiparate a quelle di una caldaia di un condominio.
Attualmente la realizzazione della strutture è ancora in fase di studio per valutare i costi, la partecipazione economica di ogni comune e il progetto definitivo.
E’, quindi, precisa intenzione dell’Amministrazione procedere al coinvolgimento anche dei comuni limitrofi per realizzare un’opera che consentirà ai cittadini di usufruire di un nuovo servizio.
MA NON C’E’ GIA’ IL FORNO CREMATORIO A FANO ? BASTA ACQUISTARLO DAI PRIVATI E INTERNARLI AL COMUNE COME SERVIZIO PUBBLICO