Dei ladri sono entrati di notte nella casa di una anziana signora 83enne a Milano. Si trattava di due persone che pensando di rubare un portagioielli hanno, in realtà, rubato un’urna con le ceneri del marito defunto della signora. Svegliatasi la signora i ladri sono fuggiti. Poi, accortisi che non vi era nulla di prezioso per loro, hanno lasciato l’urna poco distante dall’appartamento svaligiato. L’urna è stata ritrovata da un vicino di casa che l’ha riconsegnata alla anziana signora, che ha così potuto recuperare le ceneri del marito.
Ora vi è un dilemma: qualcuno denuncerà d’ufficio l’anziana signora per non aver ottemperato al disposto dell’rt. 343 del Testo Unico delle leggi sanitarie che impone che l’urna cineraria deve essere custodita in maniera da impedirne la profanazione? In altri termini perché non era all’interno di un vano con destinazione stabile e rinchiusa? Ci auguriamo che l’Autorità giudiziaria non incrimini per questo una ultraottantenne. Ma l’esperienza insegna per altri affidatari di urne cinerarie!