Il TAR Calabria ha imposto al Comune di Rosarno (RC) di dare riscontro ad un promotore finanziario per la realizzazione di costrizioni cimiteriali e di un crematorio in quel Comune.
L’iter fu avviato con delibera di G.M. di Rosarno del 24 aprile 2019, con la quale il Comune stesso valutò «di pubblico interesse» la proposta della società ITALGECO per la realizzazione del progetto riguardante la ristrutturazione del cimitero centrale e la realizzazione di un impianto per la cremazione in contrada Bosco. Compiuto il primo passo, però, non si è dato ulteriore corso alla procedura.
La società, di fronte al silenzio dell’Amministrazione, «stante – si legge nel ricorso – il mancato riscontro a due note trasmesse il 23 febbraio 2021 e il 22 luglio 2021 per sollecitare la prosecuzione della procedura» definendo «una volta per tutte l’iter concessorio, versante in una situazione di impasse per cause imputabili all’Ente» è ancora in attesa della definizione della procedura da parte del Comune.
E così il TAR ha accolto il ricorso di Italgeco, finalizzato a far dichiarare «la illegittimità del silenzio serbato dal Comune», dando 30 giorni per la risposta.