Roma: in via di risoluzione i rallentamenti nelle cremazioni a Roma

Già da questo fine settimana “riprenderà regolarmente l’accoglienza delle salme prima della cremazione presso il cimitero Flaminio – Prima Porta”.
È quanto assicura in una nota Ama-Cimiteri Capitolini, dopo la misura temporanea disposta ieri di accogliere alcune salme per la cremazione al cimitero Verano, che comunque non comporta alcun aggravio o costo aggiuntivo per le famiglie dei defunti.
L’impianto crematorio del Flaminio “funziona attualmente su 4 linee. Sono, infatti, in corso i necessari e programmati lavori di manutenzione (da fine febbraio a luglio) che interessano di volta in volta una singola linea. Ama-Cimiteri Capitolini, in stretto raccordo con l’amministrazione di Roma Capitale, sta profondendo il massimo sforzo, con l’attivazione di turni supplementari e festivi sulle 4 linee attive. L’obiettivo -conclude Ama- è quello di garantire, già da questa settimana, oltre 300 cremazioni”.
I temporanei rallentamenti dei servizi di cremazione presso il Cimitero Flaminio, “dovuti a guasti tecnici verificatisi in concomitanza agli interventi di periodica manutenzione su una linea dell’impianto, sono in via di risoluzione e in pochi giorni si tornerà alla normale capacità del servizio”, ha inoltre affermato l’assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi.
“Al nostro insediamento – ha aggiunto -, proprio sui servizi cimiteriali abbiamo riscontrato una situazione di gravissima inefficienza e di carenza gestionale, con una ricaduta pesantissima su tante famiglie di romani.
Il nuovo management di Ama ha raggiunto in pochi mesi risultati notevoli sulla riduzione dei tempi di attesa scesi da 30 a 7 giorni ma, data la complessità e i tempi necessari alla realizzazione dei nuovi impianti previsti dalle Linee strategiche di sviluppo e innovazione per la rete dei cimiteri di Roma approvate dalla giunta capitolina lo scorso febbraio, stiamo vagliando la possibilità di adottare anche soluzioni tecniche alternative, già sperimentate con successo in Europa nella triste fase di picco della pandemia, per incrementare il numero delle cremazioni”.

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