L’impianto di cremazione da Apuafarma nel perimetro del cimitero di Turgliano, a Carrara, è ormai completato.
I lavori per la realizzazione dell’area di sosta adiacente il sito devono ancora essere completati ma il forno crematorio vero e proprio è praticamente pronto.
Per la sua entrata in funzione si attende solo la conferenza dei servizi che si tiene in questi giorni e i collaudi di rito.
Si tratta di un nuovo servizio capace di soddisfare la crescente domanda di cremazioni che ha raggiunto ormai le 550-600 richieste all’anno.
Fino ad ora i carraresi erano stati costretti a lunghe e spesso costose trasferte per soddisfare le ultime volontà del caro estinto.
Con il nuovo impianto chi vorrà accedere a questa opzione potrà dunque risparmiare tempo e denaro.
Il comitato dei NO creo locali vuole limitare l’accesso all’impianto ai soli residenti del comune di Carrara e stabilire un numero massimo di 1000 cremazioni annue per l’impianto, decisione fatta propria dal consiglio comunale.
Altra parte di popolazione, tra cui i cremazionisti, invece sono a favore della estensione della operatività dell’impianto anche per i defunti della zona e non solo per i residenti a Carrara. E del resto perché non usufruire di un impianto moderno ed efficiente e in regola con i parametri previsti per le emissioni in atmosfera, dicono.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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