Durante la pandemia da Covid, si è complicato – anche in Puglia – l’iter dei defunti da avviare a cremazione. Un recente esempio, delle difficoltà incontrate in merito, ha coinvolto una famiglia di Bitonto – appartenente alla città metropolitana di Bari – che non era però ivi residente, cui è stato reso noto di non poter usufruire del servizio di cremazione, presente all’interno del cimitero di Bari, venendo, di conseguenza, dirottata verso il crematorio sito nel cimitero di Foggia.
Secondo il vigente regolamento, il crematorio di Bari è, infatti, tenuto a dare la precedenza ai cittadini baresi.
Ciò non esclude la possibilità di accogliere le richieste anche di altri cittadini, ma essendo – in questo periodo emergenziale – altissimo l’elenco delle cremazioni, l’attesa è, in proporzione, altrettanti lunga e l’unico forno crematorio, sito nel cimitero del capoluogo pugliese, non riesce ad evadere più di sei salme al giorno.
L’emergenza sanitaria, che ha colpito anche il territorio barese, sta provocando affanno non solo alle strutture sanitarie, ma anche al cimitero ed al crematorio cittadino.
Pertanto ci si vede costretti a spostarsi di circa 150 chilometri – a Foggia – per avviare a cremazione, in tempi ragionevoli, i propri cari.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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