La creazione di un forno creamatorio a Villa Literno, nel casertano, sta creando non poche discussioni in città. Cittadini comuni ed opposizione consiliare hanno fortemente criticato il project financing con cui l’amministrazione guidata da Nicola Tamburrino ha deciso di portare avanti il progetto.
"Non abbiamo problemi di tumulazione e la città non ne ricaverebbe benefici economici o sociali. L’amministrazione comunale farebbe bene a pensare a problemi più importanti che affliggono il paese" dice Angelo Bocchino, uno dei cittadini che ha voluto far sentire la propria voce su questa idea.
Il progetto non piace nemmeno al gruppo di opposizione targato Fratelli d’Italia, con Tammaro Iovine, Salvatore Riccardi e Antonio Ucciero che fanno sapere:
"Riteniamo che questa sia un’iniziativa inutile per la nostra comunità, una comunità già sovrastata dai tanti problemi dovuti all’inquinamento ambientale” così i tre consiglieri che aggiungono” non dimentichiamo che sul nostro territorio insiste un impianto di eco-balle tra i più grandi d’Europa, e un forno crematorio nel bel mezzo della cittadina è l’ennesimo sopruso nei confronti dei cittadini liternesi. Il nostro cimitero non ha le caratteristiche, per intenderci, di quelle del cimitero di Pontecagnano. Infatti Pontecagnano si trova all’uscita di un’autostrada. I carri funebri non devono attraversare il paese, ma cosa più importante è che il forno di Pontecagnano è situato in una zona aperta e non in un centro urbano. Inoltre riteniamo che Villa Literno non debba essere attrattore di salme provenienti dalla provincia di Napoli o dall’intera provincia di Caserta, ma debba essere ben altro, e ci riferiamo sicuramente alla mancanza di risposte alle domande che poniamo da più di un anno, partendo dall’acqua potabile e alla questione della tassa sui rifiuti".