Il gruppo monzese di Beppe Grillo (meet up) ha promosso per lunedì 11 maggio 209, alla sera (ore 21), un incontro pubblico presso l’associazione culturale “Il Platano” di via Dalle Bande nere dal titolo “Nuovo forno crematorio o inceneritore regionale?”.
Il comunicato del meet up pone l’attenzione sui possibili rischi che possono derivare da un forno crematorio come quello che è previsto a Monza: «Il Comune di Monza sta per realizzare presso il cimitero un impianto di cremazione sperimentale che dovrà smaltire, oltre alle salme, le casse di zinco provenienti da tutta Lombardia, essendo l’unico impianto di questo tipo previsto sul territorio regionale» si legge nel documento pubblicato anche sul sito del meetup monzese di Beppe Grillo. «Si tratterà quindi a tutti gli effetti di un inceneritore su scala regionale per lo smaltimento di un metallo pesante, quale è lo zinco, proveniente dalle bare da estumulazione. I cittadini di Sant’Albino, San Damiano e Cederna esprimono la loro preoccupazione sui possibili rischi per la salute e l’ambiente che un’opera di questo tipo può comportare». E concludono: «Perché il Comune di Monza non ha informato e coinvolto la cittadinanza?».
Secondo il consigliere di circoscrizione Due del Pdl, Andrea Melzi, quello degli amici di Beppe Grillo non è il modo di agire: «Noi abbiamo chiesto all’assessore con delega al Cimitero, Giovanni Antonicelli, di venire in circoscrizione a spiegare precisamente il progetto perchè il modo in cui sta agendo questo gruppo non è certo corretto». E spiega: «Innanzitutto non puoi trafugare dal Comune un progetto non ancora ufficiale, e che si presta ad interpretazioni, e diffondere timori ingiustificati nella cittadinanza – e in secondo luogo – quando uno non ha niente da nascondere ci mette la faccia e il proprio nome, come facciamo noi, questi signori invece restano nell’ombra e non si sa neanche chi sono».
La questione del nuovo forno crematorio è sbarcata anche in consiglio comunale, con un’interpellanza della consigliera della Lista Faglia, Elena Colombo (che per gran parte riprende le motivazioni del comunicato degli “amici di Beppe Grillo”) e che chiede al sindaco e agli assessori: «E’ corretto realizzare un inceneritore a tre forni così a ridosso dei centri abitati (Sant’Albino, San Damiano e Cederna), è stato valutato l’impatto ambientale e sulla salute dei cittadini? E perchè si parla di impianto sperimentale?». Ma non solo: «Che tipo di smaltimento è previsto per lo zinco, visto che non è opportuno incenerirlo? E perchè il comune non ha informato la cittadinanza?».